La ricetta per i lavoratori stagionali: "Rimodulare il patto del lavoro e varo di politiche attive"

di Marco Innocenti

Ci spiega tutto Silvia Avanzino, segretario di Fisascat Cisl Liguria

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Con la fase 2 ormai al suo avvio e l'estate che si avvicina, a preoccupare molto è la situazione dei lavoratori stagionali che a maggio, in periodi non covid, avrebbero già dovuto veder iniziare il loro percorso professionale annuale. In loro soccorso è arrivata certo la misura dei famosi 600 euro ma serve molto di più.

"Il sogno è quello di poter partire con la stagione - ci spiega Silvia Avanzino, segretario di Fisascat Cisl Liguria - Nella nostra regione oggi ci sono circa 10mila lavoratori, 5mila dei quali, fra mille difficoltà, hanno presentato la domanda per il sostegno al reddito dei famosi 600 euro. Sono lavoratori che in condizioni normali avrebbero avuto 8 mesi di copertura lavorativa e, per questo, noi abbiamo provato a rimodulare il patto per i lavoratori del turismo e poi abbiamo dato politiche attive, che è la vera chance per questi lavoratori di avere un reddito".

"Si tratta di un pacchetto per il quale i lavoratori stagionali, da oggi, possono richiedere o un percorso di formazione che viene certificato durante il quale percepiranno 500 euro per 5 mesi. Hanno anche diritto a un voucher di 200 euro per attrezzarsi di tecnologie utili e per la linea dati. Poi c'è il percorso per lo smart training, un tirocinio di 5 mesi con il contributo di 500 euro all'interno delle aziende. E' un'opportunità per gli stagionali ma anche per i giovani che potranno così fare il loro ingresso nel mondo del lavoro in completa sicurezza".