Italia-Israele 3-0, ma Udine è sotto assedio: scontri violenti durante il corteo pro-Palestina, grave una giornalista

di red. sport

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Doppietta di Retegui e gol di Mancini, mentre nel centro del capoluogo friulano impazza una violentissima guerriglia

Italia-Israele 3-0, ma Udine è sotto assedio: scontri violenti durante il corteo pro-Palestina, grave una giornalista

La partita tra Italia e Israele, valida per le qualificazioni ai prossimi Europei, si è conclusa con un netto 3-0 in favore degli Azzurri, grazie alla doppietta di Mateo Retegui (a segno al 45’+2 su rigore e al 74’) e al gol finale di Gianluca Mancini al 90’. Ma il clima festoso del calcio è stato oscurato da gravi episodi di violenza avvenuti a Udine nelle ore precedenti e durante il match.

Il centro della città è stato teatro di una vera e propria guerriglia urbana, scoppiata durante un corteo a sostegno della causa palestinese. Fino a un certo punto la manifestazione si era svolta pacificamente, con la maggior parte dei partecipanti radunata in piazza Primo Maggio. Tuttavia, in via della Vittoria, un gruppo di manifestanti ha rotto il corteo e ha iniziato ad attaccare le forze dell’ordine, lanciando transenne contro i blindati e tentando un assalto frontale.

La polizia ha risposto con l’uso di idranti, lacrimogeni e manganelli, cercando di contenere la situazione. Negli scontri è rimasta gravemente ferita la giornalista Elisa Dossi di RaiNews24, colpita alla testa da un oggetto durante la sassaiola. La cronista ha riportato un trauma cranico importante ed è stata immediatamente soccorsa e trasportata d’urgenza in ospedale. Al momento, non sarebbe in pericolo di vita. Ferito anche un carabiniere.

Tra i manifestanti sarebbero stati presenti anche gruppi provenienti dai Balcani. Gli scontri sono avvenuti a distanza dallo stadio, ma hanno inevitabilmente gettato un’ombra sull’intera giornata, già segnata dai fischi all’inno israeliano intonati da una parte del pubblico prima del calcio d’inizio.

Sull’accaduto è intervenuto duramente il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo (Forza Italia), che ha commentato: “La causa della Palestina per loro era solo un pretesto, il sospetto ora è un’assoluta certezza. Si professano Pro-Pal, ma alla resa dei conti sono solo brigate di violenti, animati dalla furia di calpestare la libertà e i diritti dello Stato democratico. Anche oggi, mentre il mondo celebra la pace tra Israele e Palestina, questi sedicenti manifestanti mettono a ferro e fuoco Udine. Non permetteremo mai che la violenza vinca sulla democrazia.”

Anche il Partito Democratico di Udine ha espresso solidarietà verso i giornalisti e le forze dell’ordine, condannando fermamente le azioni dei gruppi violenti: “Basta con questi provocatori. Purtroppo ci sono persone venute a Udine con l’unico obiettivo di distruggere e creare disordini, nascondendosi dietro bandiere che non gli appartengono. Nessuna scusa per chi delinque in modo incivile.”

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