Ilva, Vella: "La politica ha dato all'azienda un alibi per recedere dagli accordi"
di Marco Innocenti
Il segretario Fim Cisl dopo l'annuncio-choc di Arcelor Mittal
Il comunicato diffuso in giornata da Arcelor Mittal sulla rinuncia all'acquisto di Ilva ha scatenato forti preoccupazione, com'era prevedibile. "E' una situazione drammatica - commenta Alessandro Vella, segretario generale FIM CISL - L'eliminazione dello scudo penale ha aperto una grande crisi per tutta la filiera dell'acciaio in Italia. Adesso il processo innescato riporterà oltre 10mila lavoratori in Ilva in amministrazione straordinaria. Un vero capolavoro della politica che noi avevamo denunciato e che, insieme alla questione dell'altoforno 2, ha dato l'alibi all'azienda per recedere da quell'accordo firmato nel settembre 2018".
"Incapacità e incompetenza - attacca Vella - Una vera bomba sociale per l'occupazione e una bomba ambientale per Taranto. Ma è tutta la filiera dell'acciaio ad essere messa in discussione, compresi i nostri stabilimenti di Cornigliano e Novi Ligure. Adesso ci aspettiamo che Conte convochi al più presto le parti sociali, quelle stesse parti che insieme ad Arcelor il 6 settembre 2018 avevano sottoscritto un accordo che riguardava tutta la filiera dell'acciaio in italia. Quello preso dal governo è stato un provvedimento miope, proprio rispetto alla strategicità dell'industria italiana".
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