Il Galliera divide i progressisti. Piciocchi: "Hanno gettato la maschera". Ma Ceraudo minimizza: "Il nodo sono i posti letto"
di Matteo Cantile
Dopo il si di Silvia Salis al progetto del nuovo ospedale di Carignano oggi è stata bagarre in consiglio comunale: il centrodestra va all'attacco ma i 5 Stelle non vogliono parlare di spaccatura

Dire Si non è mai facile ed è sempre impegnativo: lo ha capito anche Silvia Salis, candidata sindaca per il centrosinistra a Genova, che a poche ore dalle sue dieci affermazioni, dieci progetti ai quali dire di si, è finita nel fuoco di fila dei distinguo, anche quelli della sua stessa coalizione. Inevitabile, forse, nell'ampio agglomerato di liste, partiti e sensibilità che la appoggiano nella corsa verso palazzo Tursi.
L'ospedale - Ed era parso evidente al primo sguardo che il più controverso dei dieci Si firmati Salis fosse quello attribuito al nuovo Galliera: lo si era intuito nella formulazione, era chiaro dal pregresso degli alleati. A Movimento 5 Stelle e Lista Rossoverde quel Si non piace e non hanno tardato a farlo sapere.
Sala Rossa - Lo smarcamento è avvenuto nella seduta odierna del consiglio comunale: Fabio Ceraudo e Filippo Bruzzone hanno espresso posizioni poco concilianti, non una rottura - sarebbe eccessivo in questa fase - ma una presa di posizione, un ribadire un concetto. I partiti che hanno avversato il progetto negli anni passati non possono cambiare idea con un colpo di spunga.
Ceraudo concilia - Però l'effetto Salis, per quanto sia urticante quel Si così deciso, si sente eccome. Fabio Ceraudo, contattato da Telenord, più che rincarare, sfuma: "La nostra posizione sul progetto è nota. Noi non diciamo mai no a un ospedale - avremmo voluto ultimati anche quello del Ponente, il Felettino alla Spezia e l'ospedale di Vallata - ma siamo contrari alla diminuzione dei posti letto che è contemplata nell'attuale progetto del Galliera. Siamo dunque pronti a sederci al tavolo - precisa il capogruppo pentastellato - a patto che l'attuale struttura venga ammodernata e ampliata, garantendo i bisogni dei cittadini". Una posizione che, tutto sommato, si tiene con la proposizione della Salis, per quanto sia chiaro che i 5 Stelle potrebbero fare muro anche in futuro, aldilà delle parole felpate di oggi.
Bruzzone è netto - Più decisa la posizione di Filippo Bruzzone, capogruppo della lista Rossoverde: "Io non ho detto di essere contrario, mi stupisce che lo si dica. L'obiettivo è quello di garantire il massimo numero dei posti, nient'altro. Poi - aggiunge - sarebbe anche il caso di vederlo questo progetto visto che in comune non ne abbiamo mai discusso". Infine una nota sui comitati: "Non vogliono il male della città, vanno sempre ascoltati anche per migliorare i progetti".
Piciocchi attacca - La spaccatura, o qualunque cosa ci si voglia vedere, è stata ovviamente notata dal centrodestra: "Non è passato neanche un giorno che il primo Sì è già diventato un No", scrive in una nota diffusa nel pomeriggio il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi. "Le contraddizioni nella coalizione della sinistra sono numerose ed evidenti e, se ancora ve ne fosse bisogno, la dicono lunga sulla paralisi in cui precipiterebbe la nostra città qualora fossero al governo. Oggi sono cadute le maschere. Io credo che questa discussione e questi pregiudizi ideologici siano veramente surreali e che i cittadini genovesi, senza se e senza ma, abbiano tutto il diritto di avere il prima possibile il nuovo ospedale. Da parte mia garantisco il massimo impegno che, peraltro, considero anche un mio preciso dovere morale, anzitutto nei confronti dei pazienti".
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Tags:
Galliera Genova nuovo ospedale consiglio comunale centrosinistra centodestra progetti grandi opere sanità elezioni amministrativeCondividi:
Altre notizie

Rifiuti: biodigestore di Saliceti, Tar respinge ricorso Comune Santo Stefano Magra
26/03/2025
di Redazione

Liguria, Orlando: "Bucci riduce deficit sanità a scapito della qualità dei servizi"
26/03/2025
di steris