Il Comune di Ne contrario all’ipotesi di ripresa mineraria
di Redazione
Incarico a un geologo per impedire l’attività
Nell’entroterra di Levante continua a tenere banco la questione della società Energia Minerals (Italia) srl, controllata al 100% dall’australiana Alta Zinc ltd, che ha presentato istanza per un permesso di ricerca di rame, piombo, manganese, zinco, argento, oro, cobalto, nickel e minerali associati in diversi siti delle Valli Graveglia, Gromolo, Petronio e Vara, per una superficie complessiva di circa ottomila ettari.
Il consiglio comunale di Ne, in Val Graveglia, ha approvato all’unanimità un documento con il quale l’amministrazione si oppone esplicitamente all’ipotesi di ripresa delle attività minerarie, di ricerca o di estrazione, sul territorio. Una decisione importante che sarà inoltrata alla Regione e al Ministero nei prossimi giorni. Nel frattempo il consiglio comunale ha disposto il conferimento dell’incarico al geologo Giovanni Rizzi per la presentazione delle osservazioni da allegare anch’esse alla parere negativo sulla possibilità di riaprire alcune miniere sul territorio.
Intanto dal Ministero della Cultura, direzione Archeologia, belle arti e paesaggio, è arrivato il parere favorevole al progetto di ricerca di minerali preziosi. In questa prima fase non sono previsti scavi all’interno dell’area di ricerca ma, senza dubbio, inasprisce lo scontro tra ministero e amministrazioni locali.
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