Governo, approvato decreto omnibus. I tassisti genovesi: "Ok all'incremento delle licenze ma la gestione resti comunale"

di Gaia Cifone

Sui taxi ha stabilito che le città metropolitane possano avere un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti

Approvato a Palazzo Chigi il decreto omnibus Rinominato decreto “Asset e Investimenti”: sui taxi ha stabilito che le città metropolitane, i capoluoghi e i comuni sede di aeroporti internazionali possono bandire il concorso straordinario, sino a un incremento del 20% rispetto alle licenze esistenti, aperto a nuovi operatori, con una procedura più celere, certa e semplificata, rispetto all'assetto normativo previgente. Viene esclusa l'ipotesi di cumulabilità delle licenze definitive.

 

Le Licenze a Genova sono 869, rimaste invariate dal 1971, e stabilite sulla base del censimento che allora contava oltre 900 mila abitanti. Cambia un dato non irrisorio, il capolugo ligure ad oggi conta poco meno di 600 mila abitanti. Sono cambiate anche le abitudini, se prima Genova era una città industriale e "moriva" d'estate, oggi la tendenza si è rovesciata e una piccola compensazione arriva dai flussi turistici estivi.

"Il decreto quindi può essere un'arma utile se però si trova collaborazione da parte del trasporto pubblico, aumentare si ma in modo giusto e consapevole tenendo conto che durante i mesi invernali la richiesta cala vertiginosamente. Non aderiremo allo sciopero.", le parole di Simone Gambaro presidente di Gexi Taxi.

 

L'intervista completa nel link all'articolo

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