Giunta regionale, ci siamo quasi: alla Sanità sale Nicolò e scende Gratarola. La Ferro verso la Cultura, dentro i due Piana

di Matteo Cantile

3 min, 59 sec

Con le ultime limature Savona rischia di non avere rappresentanti in Giunta. Alla totiana Nicolini potrebbe essere proposto un ruolo da Assessore in Comune

Giunta regionale, ci siamo quasi: alla Sanità sale Nicolò e scende Gratarola. La Ferro verso la Cultura, dentro i due Piana

Il primo a entrare in ufficio è stato lui, Marco Bucci, seduto a quella scrivania che per nove anni è stata di Giovanni Toti: poi toccherà agli altri sette, gli assessori della Giunta, che saranno ufficializzati nei prossimi giorni.

Continuità – Tutto va nella direzione già tracciata da Telenord nei giorni scorsi, con qualche limatura: gli assessori, in larga misura, saranno gli stessi dell'ultima Giunta Toti, a variare saranno soprattutto le deleghe. E se i nomi sono già stati quasi tutti messi nero su bianco, da definire resta ancora l'attribuzione dei diversi incarichi.

I nomi – La trattativa impostata nei giorni scorsi è ormai quasi definita e sei dei sette assessori sono ormai pressoché certi di essere della partita: restano i dettagli, qualche reclamo dell'ultim'ora, piccoli aggiustamenti legati alle ambizioni personali e alle necessità di partito. Ma la squadra c'è.

Fratelli d'Italia – Al partito di Matteo Rosso andranno almeno due assessori: saranno Luca Lombardi, la new entry imperiese a cui sarà attribuita la delega al Turismo e, probabilmente, anche all'Ambiente e Simona Ferro, che dovrebbe mantenere le deleghe già gestite nella scorsa legislatura a cui dovrebbe aggiungersi quella alla Cultura. I due nuovi assessori libereranno due seggi in Consiglio regionale che saranno occupati da Veronica Russo e Lilli Lauro. Di Fratelli d'Italia sarà anche il nuovo presidente del Consiglio, con ogni probabilità Stefano Balleari. Balla poi un terzo possibile assessorato, quello alla Sanità: ne parliamo nel paragrafo dedicato.

Lega – La Lega ha chiesto due assessorati e li avrà: calano, e di molto, le quotazioni della savonese Sarah Foscolo e salgono, in modo altrettanto netto, quelle dell'ex vicepresidente facente funzioni Alessandro Piana. Questi sembrava intenzionato a non voler concorrere per un nuovo assessorato ma non era questa, in realtà, la sua intenzione: difficile, quasi impossibile, tenere quindi fuori dalla nuova Giunta colui che dal 7 maggio e fino alle elezioni ha dovuto reggere tutto il peso dell'ente, in sostituzione di un presidente agli arresti. L'altro leghista sarà il genovese Alessio Piana, assessore uscente allo Sviluppo economico. A subentrare in Consiglio saranno Armando Biasi, Sindaco di Vallecrosia e vicepresidente della Provincia di Imperia e Sandro Garibaldi, che scavalcherà nella lista Edoardo Rixi che, naturalmente, rinuncerà al posto in Consiglio regionale per restare Viceministro ai Trasporti.

Forza Italia – Al partito azzurro, rappresentato in questa fase in Liguria dal vicepresidente nazionale Alberto Cirio, toccherà un assessorato, corredato però dalla Vicepresidenza di Regione: il prescelto è, naturalmente, Marco Scajola, campione di preferenze nel centrodestra. Con Scajola assessore entrerà in Consiglio Chiara Cerri.

I civici – Restano due assessorati che potrebbero essere occupati da esponenti del civismo, sia totiano che bucciano (qualunque cosa questo voglia dire): chi è praticamente certo del suo posto in Giunta è Giacomo Giampedrone, protagonista di una situazione kafkiana (non eletto pur essendo il più votato alla Spezia), che tornerà in piazza De Ferrari e si occuperà di Protezione civile e, probabilmente, di Infrastrutture e difesa del suolo. Poi c'è la casella Sanità e ne parleremo. Infine c'è da capire quale sarà il destino di Jessica Nicolini che, oggi, ha ufficialmente ripreso il suo lavoro all'ufficio stampa della Regione: (anche) di lei hanno parlato ieri in un incontro descritto come “molto amichevole” Marco Bucci e Giovanni Toti. Al momento si profilano due possibilità: la Nicolini potrebbe essere la portavoce del Gruppo di Bucci oppure, se si presenterà l'occasione, assessore in Comune, a patto che poi lei si candidi alle prossime amministrative. La Nicolini resta abbottonata ma chi la conosce bene è sicuro che non voglia disperdere quel buon patrimonio di voti che ha conquistato in questa campagna elettorale e che sia desiderosa di proseguire nella carriera politica.

La Sanità – E' questo il nodo più significativo e, allo stato, un nome sicuro su cui puntare non c'è. Nei giorni scorsi erano molto salite le quotazioni di Angelo Gratarola, magari in ticket con il manager di Liguria Digitale Enrico Castanini, ma il borsino di oggi vede l'ex assessore più vicino a diventare il nuovo commissario di Alisa più che a rientrare in piazza De Ferrari. Un nome che in queste ore è dato in crescita è quello di Massimo Nicolò: il medico è in quota Fratelli d'Italia (che in questo schema ha già due assessori e il presidente del Consiglio regionale) ma la casella della sanità è considerata tecnica, Nicolò è un professionista del settore e Bucci, lo sappiamo, non è uomo da manuale Cencelli. Se si convincerà che Nicolò è la persona giusta, insomma, non sarà la tessera di partito a fargli cambiare idea.