Genova, Toti sul San Martino: "Le opposizioni distruttive e allarmiste infondono paura piuttosto che alimentare percorso virtuoso"

di Edoardo Cozza

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Il presidente e assessore alla sanità della Liguria interviene sulla polemica relativa alla sospensione degli interventi non urgenti al policlinico genovese

Genova, Toti sul San Martino: "Le opposizioni distruttive e allarmiste infondono paura piuttosto che alimentare percorso virtuoso"
“Francamente resto allibito da un atteggiamento distruttivo e allarmistico delle opposizioni della nostra regione, alimentate anche da chi continua costantemente a remare contro ogni possibile cambiamento a favore di uno status quotidiano che penalizza i cittadini più deboli”. Così il presidente e assessore alla sanità della Liguria Giovanni Toti interviene sulla polemica relativa alla sospensione degli interventi non urgenti all’ospedale San Martino di Genova. 
 
“L'organizzazione sanitaria della nostra regione - continua il governatore - specie dopo due anni difficili di Covid, e alla luce dei numerosi problemi, uno tra tutti la scarsezza di risorse umane, tema nazionale a tutti noto e centrale anche in questa campagna elettorale, già da molti mesi sta lavorando per fornire risposte sempre più efficaci con le risorse di sistema date. Questo comporta evidentemente una sempre maggiore sinergia tra le strutture ospedaliere del nostro territorio. Politiche già attuate nelle collaborazioni costruite tra aziende di province diverse e questo accade anche nell'area metropolitana genovese, dove l’ospedale San Martino, Villa Scassi e gli altri presidi sanitari saranno chiamati a una sempre maggiore sinergia con scambio di professionisti, strutture, operatori per fornire risposte sempre più rapide ed efficaci. Dalla collaborazione messa insieme i cittadini avranno risposte più rapide su tutte tipologie di intervento e gli ospedali lavoreranno sempre di più assecondando le loro vocazioni”.
 
"Spiace - conclude Toti - che invece di costruire e alimentare un percorso virtuoso di sinergia qualcuno giochi al ‘tanto peggio tanto meglio’, infondendo inutili paure tra operatori e pazienti della nostra sanità”.