Genova, tornano le 'Chiese dei Palazzi dei Rolli' e il presepe barocco

di Edoardo Cozza

Le figure da presepe raccontano, a Palazzo Rosso, la presentazione al Tempio e la fuga in Egitto, mentre dal 27 dicembre visite guidate nelle chiese

Dopo il grande successo dello scorso anno, con oltre tre milioni di spettatori coinvolti, le chiese genovesi riaprono le loro porte. Questa volta saranno le più straordinarie perle nascoste dell’antico e ormai totalmente scomparso quartiere di Portoria a raccontare di arte e sviluppo urbano della città, a partire dall’anno Mille, fino alla metà dell’Ottocento. Dalla Genova regina del Mediterraneo nel Medioevo alla grande Genova industriale, le chiese hanno sempre fatto parte della sua straordinaria storia. Parte dal 27 dicembre, e prosegue sino al 5 gennaio, la seconda edizione di Chiese dei Palazzi dei Rolli, un progetto realizzato dall'assessorato alle Politiche culturali del Comune, con il patrocinio dell'Arcidiocesi di Genova, Ufficio Beni Culturali e con la collaborazione dell’Università di Genova.

L’iniziativa, oltre alle visite in presenza, offrirà anche una sezione digital, con foto di Fabio Bussalino e video di Lorenzo Zeppa, che avranno come tema la Basilica della Santissima Annunziata di Portoria, la Chiesa di Santo Stefano e chiesa di Nostra Signora della Consolazione, la Chiesa di Santa Marta e chiesa di Santa Croce e San Camillo. Le visite guidate, condotte dai divulgatori scientifici, sono gratuite e possono essere prenotate sul sito di Happy Ticket, a partire dal 20 dicembre. Obbligo di green pass.

Sarà anche possibile visitare gratuitamente il Museo dei Beni Culturali Cappuccini, sempre su prenotazione lunedì 27, martedì 28 e mercoledì 29 dicembre dalle h. 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30.

Contestualmente, in Strada Nuova una selezione di figure da presepe del Museo Luxoro popola due scene inconsuete nella tradizione moderna: la Presentazione di Gesù al Tempio e la Fuga in EgittoUna scena dell’Adorazione dei Magi, con figure che arrivano dalla chiesa di San Bartolomeo di Staglieno, è invece allestita nel Palazzo delle Regione, con affaccio su piazza De Ferrari e rappresenta la prima tappa di un vero e proprio percorso, che rimarrà disponibile sino al prossimo 6 febbraio.

Riprende così una tradizione documentata storicamente anche nella Genova barocca, ma di fatto non più in auge nel corso del Novecento. L’allestimento del presepe prevedeva l’avvicendarsi, nell’arco del ciclo liturgico natalizio e con accorgimenti scenografici appropriati, di più scene legate al ciclo della nascita e prima infanzia di Gesù: dalla Natività alla Fuga in Egitto, per l’appunto.

Le figure protagoniste delle due scene appartengono alle due tipologie diffuse in ambito genovese: a manichino ligneo vestito con abiti in tessuto, quelle che animano la scena della Presentazione al Tempio e altre, interamente scolpite e policromate, animano invece la scena della Fuga in Egitto. La scenografia è costituita da sagome in cartone, sul modello degli antichi cartelami, realizzate dagli allievi dei corsi di decorazione dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.

«Sarà un Natale all’insegna di arte e cultura, che coinvolgerà cittadini e visitatori in un affascinante percorso; un viaggio tra secoli di storia che passa attraverso le Chiese dei Rolli e il presepe barocco allestito a Palazzo Rosso e visibile da Strada Nuova – spiega l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso – Anche quest’anno abbiamo voluto mostrare alla città i nostri tesori artistici, così come le famiglie proprietarie dei Rolli avevano fatto secoli fa arricchendo le chiese, luoghi per eccellenza aperti al grande pubblico, di opere straordinarie che chiunque poteva ammirare, indipendentemente dal suo ceto sociale. Dopo il successo dello scorso anno - continua Grosso - il mio assessorato ha voluto nuovamente puntare su questo evento di alta qualità, che quest’anno abbraccia un arco temporale più vasto e si arricchisce delle due scene del presepe, con personaggi conservati al Museo Luxoro. A queste iniziative si aggiunge l’illuminazione scenografica dei Palazzi dei Rolli in Strada Nuova che, con i suoi colori tipicamente natalizi, riempie di magia le festività 2021».

«Dopo il grande successo delle edizioni Live & Digital dei Rolli Days, ci è sembrato naturale riproporre questo formato anche per l’evento natalizio, nato lo scorso anno, e che spero possa essere un appuntamento fisso per il futuro. Le visite e i video faranno conoscere quegli strepitosi luoghi di arte, storia, cultura e tradizione cultuale che sono le chiese genovesi – racconta il curatore scientifico dei Rolli Days Giacomo Montanari – con il valore aggiunto di farne anche luoghi di formazione, attraverso la presenza dei divulgatori scientifici. Genova conferma di essere all’avanguardia nella valorizzazione del suo patrimonio storico e artistico, ma il lavoro da fare resta tantissimo e, come accade in questi casi, la partecipazione di tutti gli enti proprietari e preposti alla tutela e alla divulgazione è la condizione indispensabile per guardare al futuro con fiducia».