Genova, Tari, Confcommercio: "Irricevibile l'ipotesi di un aumento"

di Redazione

1 min, 18 sec

Alessandro Cavo: "Le imprese che investono nella nostra città sono scoraggiate da costi di gestione esorbitanti come la Tari"

Genova, Tari, Confcommercio: "Irricevibile l'ipotesi di un aumento"

Confcommercio Genova prende posizione contro l'ipotesi di un aumento della Tari. "Si discute nuovamente dell'aumento della TARI, questa volta lasciato alla discrezione del Gestore, ovvero l'AMIU, come comunicato da ARERA in seguito all'adeguamento della tariffa all'inflazione. Per le nostre aziende - recita una nota Confcommercio - ciò è categoricamente inaccettabile".

"Quella che viene erroneamente definita "anomalia" implica per le nostre imprese, da anni e fino al 2026, un enorme onere economico e il rischio di ulteriori chiusure, oltre a colpire particolarmente - prosegue la nota - l'unico tessuto commerciale in tenuta nella nostra città: quello dei pubblici esercizi e di tutte le altre categorie grandi produttrici di rifiuti. Gli aumenti della TARI potrebbero infliggere un colpo mortale alle nostre imprese. Pertanto, chiediamo all'Amministrazione e al Gestore di fare un passo indietro e, eventualmente, di considerare l'opportunità, per attenuare l'impatto dell'inflazione, di evitare spese non necessarie, come varie forme di sponsorizzazione".

Ribadisce Alessandro Cavo, Presidente di Confcommercio Genova: "La posizione della nostra Confcommercio è categorica. Non arretreremo nel ribadire che le imprese che investono nella nostra città sono scoraggiate da costi di gestione esorbitanti come la TARI. Questo ci rende completamente non competitivi come sistema urbano, anche in prospettiva di sviluppo futuro. Una revisione completa della tassa è necessaria, basata direttamente sulla quantità e sulla qualità dei rifiuti prodotti, anziché considerare solo la superficie degli esercizi. Inoltre, la TARI è una tassa complessa e troppo dipendente dai piani finanziari del Comune di riferimento. È urgente risolvere la cronica carenza di infrastrutture che aumentano i costi di trasporto e smaltimento e, di conseguenza, le tariffe per gli utenti".