Genova, scolmatore, Garibaldi (Pd): "Insostenibile ritardo delle istituzioni"

di Redazione

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"Ad ogni interrogazione arrivano sempre giustificazioni e risposte interlocutorie, mai una vera presa di posizione e volontà risolutiva"

Genova, scolmatore, Garibaldi (Pd): "Insostenibile ritardo delle istituzioni"

"Ancora una volta il centrodestra si dimostra incapace di gestire i cantieri più importanti per Genova e la Regione. Un'opera fondamentale come lo scolmatore del Bisagno, la cui realizzazione era fissata prima a luglio 2024, poi posticipata ad aprile 2025, subisce ancora uno slittamento in avanti, con Giampedrone che parla di fine lavori a metà 2026. Un altro anno di ritardo incomprensibile e insostenibile, per un'opera fondamentale per la messa in sicurezza idraulica della città, che non può più assolutamente attendere". Così il capogruppo in Regione del Pd Luca Garibaldi dopo la risposta alla sua interpellanza sui tempi di realizzazione dello scolmatore, in cui l'assessore Giampedrone annuncia un ulteriore anno di ritardo nella fine dei lavori.

"Le giustificazioni dell'assessore Giampedrone, che nella risposta alla mia interpellanza parla di un ritardo 'imputabile tendenzialmente a problematiche organizzative e finanziarie interne al raggruppamento di imprese', sono inaccettabili - scrive Garibaldi -. Toti prima e Giampedrone poi sono i commissari responsabili dell'opera da anni, e sono anche i responsabili dei ritardi su un progetto che andava salvaguardato e che da anni aveva criticità organizzative, su cui non si è mai intervenuto. Da tempo, infatti, segnaliamo i ritardi e i blocchi che il cantiere sta subendo, ma ad ogni interrogazione arrivano sempre giustificazioni e risposte interlocutorie, mai una vera presa di posizione e volontà risolutiva - conclude Garibaldi -. Siamo di fronte a uno degli interventi di messa in sicurezza idraulica più importanti della regione, il centrodestra ha già perso troppo tempo, bisogna agire per evitare ulteriori ritardi e garantire la realizzazione dell'opera in tempi certi, non più rinviabili".