Genova, Rixi: "Rallentamenti per la diga foranea, tempi più lunghi del previsto"
di Edoardo Cozza
Il responsabile delle infrastrutture della Lega: "Il ministero deve accelerare, la situazione è inaccettabile: siamo un Paese di matti"
Il processo di costruzione della diga foranea di Genova rischia di subire dei rallentamenti: ne dà conto Edoardo Rixi, che nel corso dell'evento 'Blue Economy Summit" di Genova spiega cosa sta accadendo: "C'è la necessità che il ministero dell'ambiente vada più veloce, perché è arrivata una lettera che parla di termini fino a 180 giorni e di una struttura commissariale ancora non insediata: è inaccettabile. Abbiamo fatto modifiche legislative per accorciare i tempi e ora siamo in una situazione di freno a mano tirato: non è un modo per dare una bella immagine al Paese. Il ministero deve dare un segnale, perché questa diga è un simbolo che deve mostrare l'efficienza del nostro Paese: anche sui fondi del Pnrr si va a rilento e mi preoccupa moltissimo".
Il responsabile nazionale delle infrastrutture per la Lega continua: "Siamo un Paese di folli: lo dico chiaramente, perché quando tutti dovrebbero lavorare per accelerare le cose e investire le risorse prese anche a debito o le altre risorse ferme da anni, troviamo le forze della burocrazia nazionale che rallentano le operazioni e non ci permettono di completare gli interventi entro il 2026, come previsto dal Pnrr".
La diga foranea fa parte di una lista di opere che dovevano avere procedimenti più snelli dal punto di vista burocratico: "È vero, però questo ha portato già a due modifiche legislative, ma il problema è che comunque non si è evitato il passaggio dal ministero dell'ambiente che aveva parlato di tempi record, ma alla fine di tempi record non si vede nulla: niente commissario e ci vogliono 180 per le analisi di impatto ambientale".
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