Genova, Palazzo Ducale, Presidente Costa: "Nessuna ripercussione sulle nostre attività dalla crisi in Regione"

di Redazione

Tra le iniziative in cantiere, spicca la prossima grande mostra dedicata a Berthe Morisot, una delle figure chiave dell’Impressionismo

In un momento di instabilità politica per la Liguria, con le dimissioni di Giovanni Toti dalla presidenza regionale e le conseguenti ripercussioni istituzionali, Beppe Costa, presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, ribadisce con fermezza la continuità e la solidità delle iniziative culturali della storica struttura. "A noi non è mai mancato nulla e continuano a non mancarci le risorse per i progetti culturali," afferma Costa, allontanando ogni preoccupazione riguardo possibili interruzioni nei programmi futuri. Costa sottolinea come, pur essendo cambiato il dialogo con la Regione, Palazzo Ducale mantenga il suo ruolo centrale nella scena culturale italiana. "Prima avevamo due interlocutori, il Comune e la Regione, a cui raccontavamo i nostri progetti. Oggi, in Regione, è un po’ più difficile farlo, ma possiamo andare avanti con i nostri piani tranquillamente, perché le risorse le abbiamo, anche i progetti." Tra le iniziative in cantiere, spicca la prossima grande mostra dedicata a Berthe Morisot, una delle figure chiave dell’Impressionismo. Costa non nasconde l’orgoglio per l’imminente esposizione, che supererà per importanza quella già presentata a Nizza, ricevendo l’apprezzamento persino del prestigioso museo parigino d’Orsay. Il successo del Palazzo Ducale si misura non solo con i numeri impressionanti di visitatori, che affollano le sale per ogni mostra, dalle fotografiche a quelle di diversa natura, ma anche nella capacità di attrarre un pubblico giovane. "Quando abbiamo proposto il ciclo sul Medioevo, le sale erano piene di ragazzi desiderosi di comprendere la storia della nostra città, Genova, e i cambiamenti che l’hanno plasmata."In chiusura, Costa rivendica con orgoglio la posizione di Palazzo Ducale come "luogo di cultura a livello nazionale e internazionale," dimostrando come, nonostante le sfide politiche regionali, la cultura a Genova resti un faro luminoso e inarrestabile.