Genova, nuovo Gaslini: verso l'abbattimento dei padiglioni 7 e 8
di Redazione
Procedono tutte le attività propedeutiche alle demolizioni
GENOVA - Il cantiere per il “Nuovo Gaslini”, entrato nel vivo con le prime demolizioni a luglio, continua ad avanzare con tutte le attività propedeutiche al completamento dell'abbattimento dei padiglioni 7 e 8.
Completata la demolizione dell'ex Scuola Professionale (pad. 7), è stato ultimato il trasferimento di tutto il personale operante nei due padiglioni oggetto di demolizione; sono stati predisposti nuovi percorsi pedonali protetti; sono iniziate le attività di consolidamento statico dell'edificio del padiglione 17 con l'installazione delle berlinesi (sostegni realizzati mediante pali verticali); e sono stati installati i sensori di monitoraggio per le polveri, i rumori e la tenuta statica dei fabbricati.
Sicurezza statica
Come noto l’area su cui sorge l’Istituto G. Gaslini è attraversata, nel sottosuolo, dalla galleria ferroviaria “Lamba Doria” di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Per garantire la massima sicurezza nella costruzione del nuovo edificio, in questi giorni nella galleria è quasi terminata l'installazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo della sicurezza statica.
Monitoraggio polveri e rumori
Sul fronte del monitoraggio di polveri e rumori, si ricorda come siano già state installate e attivate: due centraline per il rilevamento delle polveri, una centralina per il rilevamento dei rumori e quattro deposimetri per le polveri (all'interno del perimetro ospedaliero). A queste centraline si aggiungono anche quelle per i monitoraggi strutturali: due vibrometri installati sulla rampa del parcheggio interrato e due inclinometri (uno sul padiglione 17 e uno sul padiglione 20).
Tutti i monitoraggi sopraccitati hanno dato, ad oggi, risultati abbondantemente al di sotto delle soglie previste.
Amianto
In aggiunta alle ordinarie attività di bonifica amianto di origine artificiale, vista la presenza di tracce di amianto di origine naturale all’interno degli inerti utilizzati per il calcestruzzo dei padiglioni 7 e 8, l'Istituto Gaslini e CMB hanno già da tempo avviato un dialogo proficuo con la Asl3 per definire tutte le procedure operative necessarie. La presenza di amianto nel calcestruzzo (largamente diffusa negli anni di costruzione degli edifici) non costituisce in sé un rischio. Nelle fasi di demolizione e di smaltimento verrà adottata comunque una particolare metodologia di demolizione, con le relative misure di sicurezza che includono:
Delimitazione e individuazione delle aree: perimetrazione della zona di lavoro per evitare la dispersione di eventuali fibre di amianto. Solo il personale con specifica autorizzazione, formazione e DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) avrà accesso alle aree oggetto di queste specifiche lavorazioni.
Rimozione: asportazione controllata dei materiali contenenti amianto, utilizzando strumenti e tecniche appropriate per minimizzare la polverizzazione, in particolare verranno utilizzate specifiche tecniche di bagnatura per evitare la dispersione di polveri.
Imballaggio e trasporto: i materiali rimossi saranno, qualora non smaltiti immediatamente con trasporti coperti, sempre mantenuti bagnati e/o coperti.
Monitoraggio: è prevista l’installazione di adeguato sistema di monitoraggio finalizzato a verificare l’assenza di fibre, mediante il posizionamento di centraline attorno al perimetro di cantiere.
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