Genova: nell'ex caserma Gavoglio un generatore di energia pulita
di Redazione
Due edifici militari dismessi adibiti a sito per pannelli solari utili ad attribuire autonomia energetica a 2mila famiglie della zona del Lagaccio
Trasformare due edifici militari dismessi, all'interno del Parco della Caserma Gavoglio, nel quartiere genovese del Lagaccio, in un generatore di energia pulita con pannelli solari che permetterà ai residenti, circa 2 mila famiglie, di trasformarsi in comunità energetica e diventare indipendenti. È questa, in breve, la "Pergola planetaria, Giardino solare luminoso", il progetto finanziato dall'Ue presentato nel corso del convegno: "Le politiche energetiche dell'Unione Europea e l'applicazione pratica sul territorio", che si è svolto ai Magazzini del Cotone di Genova.
"La pergola solare è nata dall'esigenza di costruire comunità energetiche in città - spiega il progettista e fisico Piero Zani - introdurre l'energia solare in maniera da risolvere i problemi del futuro. Secondo alcuni calcoli Genova nel 2050 consumerà circa 3000 gigawattora, che sono difficilmente sostenibili perché a Genova non abbiamo territorio. L'idea quindi è di usare gli edifici esistenti per produrre energia. Abbiamo individuato gli edifici in fondo alla valletta del Lagaccio che da militari sono diventati comunali, e li copriamo con una pergola di 11 mila metri quadrati che produce energia per duemila famiglie unite in comunità energetica. La pergola viene a costare sui 5-6 milioni che si recuperano con i risparmi per la città, perché produrrà ogni anno 600 milaeuro di reddito dalla comunità energetica e 300 mila euro l'anno da dividere per 2 mila famiglie, alla fine in dieci anni si paga".
"Noi dobbiamo trovare un'alternativa ai combustibili fossili - aggiunge l'urbanista Giovanni Spalla - se le energie alternative saranno trattate secondo l'interesse collettivo saranno un successo ma, devono essere studiate e pianificate per ottenere il massimo risultato compatibile con le città e il benessere del cittadino". Un progetto che è un esempio di come le politiche europee possono aiutare, in modo concreto, nella transizione energetica. "Questo progetto, nato dal territorio è un esempio pratico di come le politiche europee e i fondi ad esso destinati, penso anche al Pnrr - spiega l'europarlamentare del M5s Tiziana Beghin - possano essere colti da enti pubblici, associazioni, privati cittadini per cominciare a produrre e consumare energia".
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