Genova: nell'ex caserma Gavoglio un generatore di energia pulita
di Redazione
Due edifici militari dismessi adibiti a sito per pannelli solari utili ad attribuire autonomia energetica a 2mila famiglie della zona del Lagaccio
![Genova: nell'ex caserma Gavoglio un generatore di energia pulita](https://telenord.it/img/uploads/2024/03/articolo-68806/_tn_10_00005D9D.jpg)
Trasformare due edifici militari dismessi, all'interno del Parco della Caserma Gavoglio, nel quartiere genovese del Lagaccio, in un generatore di energia pulita con pannelli solari che permetterà ai residenti, circa 2 mila famiglie, di trasformarsi in comunità energetica e diventare indipendenti. È questa, in breve, la "Pergola planetaria, Giardino solare luminoso", il progetto finanziato dall'Ue presentato nel corso del convegno: "Le politiche energetiche dell'Unione Europea e l'applicazione pratica sul territorio", che si è svolto ai Magazzini del Cotone di Genova.
"La pergola solare è nata dall'esigenza di costruire comunità energetiche in città - spiega il progettista e fisico Piero Zani - introdurre l'energia solare in maniera da risolvere i problemi del futuro. Secondo alcuni calcoli Genova nel 2050 consumerà circa 3000 gigawattora, che sono difficilmente sostenibili perché a Genova non abbiamo territorio. L'idea quindi è di usare gli edifici esistenti per produrre energia. Abbiamo individuato gli edifici in fondo alla valletta del Lagaccio che da militari sono diventati comunali, e li copriamo con una pergola di 11 mila metri quadrati che produce energia per duemila famiglie unite in comunità energetica. La pergola viene a costare sui 5-6 milioni che si recuperano con i risparmi per la città, perché produrrà ogni anno 600 milaeuro di reddito dalla comunità energetica e 300 mila euro l'anno da dividere per 2 mila famiglie, alla fine in dieci anni si paga".
"Noi dobbiamo trovare un'alternativa ai combustibili fossili - aggiunge l'urbanista Giovanni Spalla - se le energie alternative saranno trattate secondo l'interesse collettivo saranno un successo ma, devono essere studiate e pianificate per ottenere il massimo risultato compatibile con le città e il benessere del cittadino". Un progetto che è un esempio di come le politiche europee possono aiutare, in modo concreto, nella transizione energetica. "Questo progetto, nato dal territorio è un esempio pratico di come le politiche europee e i fondi ad esso destinati, penso anche al Pnrr - spiega l'europarlamentare del M5s Tiziana Beghin - possano essere colti da enti pubblici, associazioni, privati cittadini per cominciare a produrre e consumare energia".
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