Genova, manifestanti fuori dal consiglio regionale per protestare contro le nuova tariffe del Cinque Terre Express

di Carlotta Nicoletti

L'ass. Sartori: "Le Cinque Terre non sono un bancomat, diversificare le tariffe vuol dire distribuire l'afflusso di turisti meglio"

“Le Cinque Terre non sono un bancomat e non lo sono certamente per la Regione Liguria che in questi anni ha investito molto in quel territorio: basti ricordare i 12 milioni di fondi regionali investiti sulla Via dell'Amore - con un investimento complessivo di oltre 21 milioni di euro - che entro la prossima primavera sarà terminata”.

Così l'assessore regionale al Turismo e ai Trasporti Augusto Sartori risponde ai rappresentanti delle associazioni territoriali che ha manifestato oggi davanti al Consiglio regionale.

“L'aumento delle tariffe – prosegue Sartori - non è stato deciso per un motivo economico-finanziario ma per far si che il flusso turistico venga distribuito in maniera uniforme durante tutti i mesi dell'anno. L'obiettivo è che nei mesi primaverili e autunnali si possa dirottare alle Cinque Terre quella presenza di turisti che oggi è presente soprattutto a luglio, ad agosto, nei fine settimana o quando arrivano le navi da crociera. Quindi differenziando le tariffe, così come fanno gli alberghi o le compagnie aeree, si riuscirà ad avere un afflusso controllato specialmente dei turisti provenienti dall'estero”.

“Registriamo che per l'ennesima volta il Partito Democratico, a rotazione, cavalca l'onda di protesta di queste associazioni: adesso è il turno del consigliere Natale – aggiunge Sartori - A lui chiedo come mai non abbia a cuore il fatto che, grazie a questi rincari per i turisti, gli studenti liguri potranno viaggiare gratuitamente sui treni regionali. Evidentemente per lui, così come ai suoi colleghi di partito, si tratta di un'agevolazione di poco conto... Così come di poco conto per il Pd è il fatto che i residenti e i proprietari di seconde case alle Cinque Terre potranno avere l'80% di sconto sugli abbonamenti, che verranno incrementati i treni nella fascia notturna a luglio e agosto e nei fine settimana di giugno e settembre a tutto vantaggio degli operatori turistici e che i sindaci delle Cinque Terre, di cui alcuni del suo partito, potranno ricevere un contributo da 500 mila euro da investire in opere pubbliche nel loro Comune”.

Il consigliere regionale del Partito Democratico Davide Natale dopo l’audizione in consiglio delle associazioni delle Cinque terre sulla rimodulazione delle tariffe: “Sono sempre più convinto che il provvedimento che ha portato all’aumento delle tariffe dei biglietti delle Cinque terre, vada sospeso. Anche dall’udizione di oggi con le associazioni del territorio è emerso con chiarezza che la misura approvata dalla Giunta è esclusivamente una manovra per fare cassa e non per risolvere il problema dei flussi turistici. Una convinzione comune confermata dalle stesse risposte che l’assessore regionale ha dato in audizione, affermando che la rimodulazione delle tariffe non è stata accompagnata da nessuno studio sui flussi turistici. È stata solo una decisione arbitraria senza nessuna base scientifica. Non è stato neanche discusso lo studio commissionato dal Parco sulla sostenibilità turistica. Una giunta regionale che decide le sorti economiche e sociali di un territorio vasto senza nessun supporto scientifico, è inammissibile, ma non ci stupisce: è lo specchio dell’amministrazione Toti. Che con questa misura non ha alcuna intenzione di regolare i flussi, ma vuole esclusivamente fare cassa. Le decine di milioni di euro in più che verranno introitati, che fine faranno? Ormai è chiaro che al territorio finiranno le briciole”.

“La decisione della Giunta – aggiunge Natale -  di incontrare le associazioni di categoria e le istituzioni dopo che tutto l‘iter approvativo è concluso sa di beffa e di assoluta mancanza di rispetto delle persone che hanno investito in questi anni energie, tempo e risorse per rilanciare un territorio che in passato ha avuto momenti di difficoltà. Toti deve mettersi in testa che il territorio non ha bisogno di briciole, come la riduzione del costo degli abbonamenti, ma di una pianificazione turistica che porta con sé anche una valorizzazione dal punto di vista paesaggistico".

“Se si vuole davvero risolvere il problema dei flussi bisogna affrontare con maggiore decisione due problemi: la programmazione dei gruppi e le presenze legate alle crociere, invece su questo non c’è stato nessun intervento e nessuna proposta. Siamo di fronte a una giunta allo sbando”, conclude Natale.