Genova, le aiuole della Foce tornano all'antico splendore: "Un'opera attesa da 50 anni"

Piciocchi: "Il colpo d'occhio generato è straordinario con giochi floreali che hanno fatto parte dell'immagine della città per tanto tempo"

Genova torna al passato e riscopre uno dei punti di orgoglio della città, il percorso di Viale Brigate Partigiane, che ha ritrovato le sue tradizionali aiuole storiche, ridisegnate secondo il progetto degli anni Sessanta curato allora dall'architetto Daneri. Oggi, infatti, è stata inaugurato il completamento del secondo lotto, che da via Cecchi arriva all'incrocio con via Pisacane e che restituisce alla città 5.800 metri quadrati di verde di alto pregio e un percorso fatto di medaglioni e strisce fiorite, ricche di specie diverse al fine di garantire un buon effetto in tutte le stagioni dell'anno. "Il colpo d'occhio generato è straordinario - ha detto l'assessore ai Lavori pubblici e alle Manutenzioni del Comune di Genova, Pietro Piciocchi - con giochi floreali che hanno fatto parte dell'immagine della città per tanto tempo. Si tratta di un progetto molto sentito dalla cittadinanza e restituirli alla loro bellezza è fonte di orgoglio".

Un Intervento che per i primi due segmenti, nei mesi scorsi era stato completato il primo lotto, dalla rotatoria della Foce fino a via Cecchi, è costato circa 2 milioni e 100mila euro finanziati dalla Regione Liguria e che si completerà non appena saranno terminati i lavori di messa in sicurezza del torrente Bisagno con il ripristino della viabilità nella zona. "Sono lavori importanti che vogliono restituire a Genova la sua antica bellezza - ha sottolineato l'assessore regionale ai lavori pubblici infrastrutture e viabilità Giacomo Giampedrone - in un momento molto delicato come l'attuale, che coincide con la ripartenza del paese e della Liguria che si accinge a entrare in zona bianca. Si tratta di opere di recupero urbanistico che sono andate di pari passo con la progressiva riduzione del rischio idraulico della città, in primis, la copertura del Bisagno, un'opera che Genova attendeva da 50 anni".

L'intervento, realizzato da Aster, ha previsto alcune soluzioni altamente tecnologiche, come il sistema di irrigazione, che sarà centralizzato su programma in cloud, unite alla scelta di piante che garantiscono un arredo verde costante durante tutto l'arco dell'anno. "Lavori che sono espressione del know-how aziendale - ha detto il presidente di Aster Enrico Vergani - in quanto frutto della sinergia dei Settori Progettazione, Strade e Verde, un mix vincente che solo la nostra azienda può garantire sul territorio. Per tutti noi questa opera assume una valenza ancor maggiore in quanto deve la sua realizzazione a Gigliola Genta, una delle nostre progettiste del paesaggio, che ci ha lasciati prematuramente e a cui dedichiamo un manufatto da lei stessa ideato, a ricordo del suo impegno per il decoro urbano della nostra città".