Genova, la maggioranza questa volta tiene: approvato il piano del commercio
di Redazione
Il centrodestra risponde presente all'ultima chiamata: oltre alla coalizione hanno votato a favore anche i consiglieri di opposizione Crucioli e Lo Grasso

Questa volta la maggioranza ha tenuto: dopo il tonfo di ieri sul piano del verde è stato approvato il piano del commercio con venti voti totali, quelli della maggioranza e dei consiglieri Mattia Crucioli (Uniti per la costituzione) e Umberto Lo Grasso (Gruppo Misto).
Il piano - In base alla legge regionale sul Commercio, il nuovo Piano attua una “zonizzazione” del territorio comunale su cui vengono individuati e perimetrati, oltre ai centri storici, i centri storici urbani, i centri storici commerciali e una fascia di “cuscinetto” di 1 km lineare attorno ai centri storici urbani.
Per ogni zona vengono indicati e aggiornati i limiti massimi di metrature sulla superficie netta di vendita. Nei centri storici urbani e centri storici commerciali sono previsti i limiti in vigore nei centri storici in cui è già attiva l’Intesa e pertanto, per gli esercizi di vicinato, il limite massimo è di 100 mq per alimentari e 150 per non alimentari, mentre per le medie strutture di vendita il limite massimo è di 250 per il food e 600 per i non alimentari.
Nella fascia cuscinetto, novità introdotta dal Piano, per gli esercizi di vicinato food e non food vale il limite di 250 mq di superficie netta di vendita, mentre è fissato a 1000 mq il limite per le medie strutture di vendita. Per il rilascio di autorizzazioni relative a medie e grandi strutture di vendita, è introdotto l’obbligo di attivazione di programmi di recupero e distribuzione delle eccedenze e invenduto: per tutte le categorie merceologiche è richiesta l’installazione di stazioni di ricarica per veicoli e autoveicoli elettrici.
Inoltre, per il rilascio di autorizzazioni relative a grandi strutture di vendita di generi alimentari, scatta l’obbligatorietà di adozione di un quartiere collinare, nell'ambito del territorio limitrofo all'insediamento commerciale, per il mantenimento dei servizi di prossimità mediante forme di vendita organizzate in sede fissa o su mezzo ambulante per la distribuzione di generi di prima necessità.
Altra novità introdotta dal piano è il sistema di punteggio con cui vengono individuati parametri qualitativi per il rilascio dell’autorizzazione. I parametri riguardano sia la conduzione aziendale (in particolare le ricadute occupazionali) e i servizi accessori per il quartiere.
Nella richiesta di autorizzazione sarà tenuto conto di un punteggio su: parametri occupazionali (assunzioni a tempo indeterminato e tempo pieno da liste dei Cpi, esodati, lavoratori usciti dal ciclo produttivo per chiusura o delocalizzazione, assunzioni a tempo determinato con durata minima di 12 mesi); adozione di un quartiere collinare con l’insediamento o il mantenimento di un servizio di prossimità con forme di vendita in sede fissa o ambulante.
Tra le prestazioni strutturali accessorie sono stabiliti punteggi a fini autorizzativi su: parcheggi pertinenziali delle attività commerciali a disposizione del quartiere dopo l’orario di chiusura, aree cani, aree sport aperte alla pubblica fruizione, interventi di miglioria urbana, abbattimento barriere architettoniche, nuova illuminazione integrativa a quella pubblica, videosorveglianza, totem informativi anche per la promozione delle attività locali svolte dai Civ, rinnovo dell’arredo urbano con installazioni innovative (ricariche Usb), depositi per biciclette e gestione di punti raccolta ecovan.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Altre notizie

Christian Fantasia ritira la candidatura a Genova e sostiene la corsa di Silvia Salis
24/04/2025
di Matteo Cantile