Genova, l'ammiraglio Pellizzari va in pensione: "Lascio un porto d'eccellenza"

di Simone Galdi

Lascia la direzione marittima della Liguria e la Capitaneria di porto dopo due anni di servizio

Dopo due anni di servizio, l'ammiraglio Piero Pellizzari lascia il ruolo di direttore marittimo della Liguria e comandante del porto di Genova. Da oggi scatta infatti il pensionamento dell'ammiraglio friulano, che ha salutato Genova con una cerimonia svoltasi questa mattina in Calata Gadda, alla quale ha partecipato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: "Nessun porto è semplice, le cose vanno affrontate con professionalità. Cio' che ho fatto è stato salvaguardare sempre il ruolo del corpo,  unitamente a quello di porre l'utenza del mare, gli usi civili del mare al centro della nostra attenzione" - dice ai giornalisti l'ammirglio Pellizzari

Cosa lascia - Durante i suoi due anni di servizio, sono stati molteplici gli avvenimenti verificatisi sia a livello locale che nazionale, senza tralasciare le vicende geopolitiche che hanno minacciato il trasporto marittimo: "Il porto di Genova - continua Pellizzari -  non è solamente il lavoro fatto in questi due anni. Il porto di Genova sono secoli di storia, secoli di tradizione, dove tantissimi hanno contribuito a realizzare un porto che è un'eccellenza mondiale. Noi stiamo dando il nostro contributo e continueremo a darlo affinché con le nuove infrastrutture diventi effettivamente in grado di raggiungere qualsiasi tipo di nave, qualsiasi tipo di traffico e di connetterlo al sud dell'Europa.

La direzione marittima della Liguria passerà ora nelle mani dell'ammiraglio Antonio Ranieri, ex comandante del porto di Messina.

Solamente un rammarico per Pellizzari: "Ho avviato il trasferimento del centro EOTS di Genova dalla Capitaneria alla nuova Torre Piloti e avrei voluto inaugurarlo. Dico sinceramente, non ce l'abbiamo fatta, ma tutte le carte, tutti i passaggi sono stati imposti in essere affinché ciò avvenga.

Questo per facilitare poi quello che sarà la costruzione della diga, che  impone che ci sia un'attenzione al traffico sicuramente importante e contemporaneamente anche per il futuro affinché l'organizzazione del traffico nel porto di Genova avvenga al meglio."



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