Genova, riti propiziatori di fine e inizio anno nuovo

di Anna Li Vigni

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Dalla tradizione popolare alcuni incantesimi per lasciare l'anno vecchio e andare incontro a quello nuovo. Chi ha trovato il cappello del Cintraco? Marco Pepè lo indossa durante il Confeugo da 25 anni e gli piacerebbe riaverlo

Genova, riti propiziatori di fine e inizio anno nuovo

Con Marco Pepè, scrittore, studioso di tradizioni magico popolari e organizzatore di eventi scopriamo i gesti scaramantici per affrontare la fine del 2021 e l'inizio del 2022.

La notte di San Silvestro si devono lasciare tutte le cose brutte vecchie. Su un foglio di carta si devono scrivere i dispiaceri e tutto ciò che ci ha disturbato durante l'anno. Poi prima di mezzanotte in un piccolo braciere dobbiamo bruciare il foglietto e mentre brucia dobbiamo pensare che tutti questi guai possono essere ridotti in cenere. Anche scopare la casa con la scopa di saggina, poco prima della mezzanotte, è un modo per eliminare i problemi dell'anno che finisce. 

Incantesimi significa incanto ovvero cantilena che serve affinchè il destino si pieghi alla nostra volontà. 

Regalare un sacchettino con lenticchie e riso porta fortuna. Il colore indicato è il rosso. Ma sia che si tratti di biancheria, indumento o oggetto, deve comunque essere un regalo. Dalla Spagna il suggerimento è quello di mangiare durante i 12 rintocchi della mezzanotte 12 acini d'uva. 

Si mangia maiale e non pollo. Mangiare tanti cibi diversi è di buon auspicio. A Capodanno si mangia la bianca lasagna e cioè preparata con il ragù in bianco. 

Il giorno dopo, a Capodanno, in segreto si deve fare un biglietto in cui si scrivono i desideri. Poi questo foglietto si deve mettere in un sacchettino rosso con del sale grosso insieme ad una moneta antica oppure una da 10 o 20 centesimi e si deve conservare al sicuro per tutto l'anno. I desideri si avvereranno. 

Altro rito è quello di accendere tre candele. Una zzurra per la salute, una rossa per gli affetti e una dorata per i soldi.