Genova, il documentario sul calcio femminile "Squadre in pari(tà)"
di Carlotta Nicoletti
Un progetto del Liceo Artistico Statale Paul Klee Barabino di Genova
E' stato realizzato dal Liceo Artistico Statale Paul Klee Barabino di Genova, un documentario sul calcio femminile, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC e a cura della Prof.ssa Maria Letizia Di Dio con la collaborazione di Alesbet – Circuito Cinema Scuole.
Il progetto didattico, nato da un’idea della Prof.ssa Maria Letizia Di Dio e portato avanti dal Liceo Artistico Statale Paul Klee Barabino, si propone di guidare gli studenti in un processo di alfabetizzazione del linguaggio cinematografico e audiovisivo finalizzato alla produzione di un documentario.
Contribuisce all’organizzazione del progetto Circuito Cinema Scuole, che da oltre quindici anni opera nel settore culturale e cinematografico ed è un interlocutore del mondo scolastico a livello nazionale. Nello specifico, sono coinvolti i 27 studenti della classe 3Q dell’indirizzo Figurativo che seguiranno un percorso formativo articolato in due fasi: una prima fase teorica, con lezioni frontali e proiezioni di film, e una seconda fase laboratoriale e pratica, dove gli studenti avranno il compito di realizzare un vero e proprio documentario. I ragazzi saranno tutti impegnati in prima persona, seguendo i diversi momenti del processo produttivo e rivestendo i ruoli necessari alla realizzazione di un audiovisivo.
Sotto la guida di Elisabetta Ferrando, regista, videomaker e operatrice di Educazione Visiva nelle scuole, gli studenti, divisi in gruppi, lavoreranno sulle fasi necessarie a confezionare un film: scrittura, riprese e interviste, montaggio. Con l’obiettivo di valorizzare gli insegnamenti dell’istituito, l’ideazione e la creazione del manifesto e della locandina del documentario verranno, invece, affidate agli studenti della classe 4S dell’indirizzo di grafica.
Il titolo del progetto rivela da subito l’argomento affrontato nel documentario: le pari opportunità nello sport e il ruolo educativo che lo sport può assumere nella crescita degli adolescenti, grazie al gioco di squadra e alla condivisione di intenti. Lo sport e, in particolare, il calcio diventano un elemento capace di veicolare la conoscenza e l’approfondimento del tema della pari opportunità, assumendo una rilevante valenza pedagogica.
Il gioco del calcio si presenta anche come modello di comportamenti, in cui il risultato finale dipende dalle modalità di interazione e cooperazione di ogni componente della squadra: ecco quindi che questo modo di agire diventa specchio della “squadra” studenti, che mettono in campo le proprie risorse e le proprie energie per il conseguimento di un buon risultato finale. In questo percorso di realizzazione del documentario ogni partecipante trova coinvolgimento attivo e coesione con il gruppo in un’unità di intenti, avendo ciascuno il proprio ruolo nelle fasi produttive. Protagoniste del documentario sono le società calcistiche femminili del Genoa e della Sampdoria, che si sono messe a totale disposizione per il progetto, ospitando gli studenti nelle sedi dei loro ritiri per la realizzazione delle riprese e delle interviste alle giocatrici e ai dirigenti sportivi.
L’incipit del documentario è la testimonianza di Valeria Olivieri, speaker di Radio 105 e autrice di Bomber Girl, un progetto che racconta il mondo del calcio al femminile. Con la sua intervista, la Olivieri ci conduce per mano verso il tema delle pari opportunità nello sport e nel calcio. Un argomento oggi attuale, ma rivoluzionario negli anni Sessanta, quando giovani donne ‘pioniere’ si cimentavano nel gioco del calcio. È la storia, ad esempio, di Maria Grazia Gerwien, che nel 1968 partecipò alla conquista dello scudetto del Genova (allora era questo il nome della squadra calcistica). È lei stessa a raccontarci nel documentario la sua esperienza.
Le squadre di Genoa e Sampdoria (soprattutto maschili, ma anche femminili) sono identitarie e rappresentative del contesto territoriale e cittadino, delle sue caratteristiche socio-antropologiche e sono sostenute da una tifoseria variegata e molto radicata, elementi che favoriscono l’analisi da parte degli studenti della realtà sportiva e culturale in cui vivono. E’ l’intervista all’ex giocatore della Sampdoria Beppe Dossena, che permette di rivivere l’entusiasmo e il supporto della tifoseria alle squadre calcistiche e il loro rapporto con la città.
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