Genova, Ignazio Messina a Telenord: "Depositi chimici e nuova diga, valutare bene tutte le implicazioni"

di Redazione

"Considerare con attenzione le ricadute sugli altri operatori. Dp World? E' un colosso, ma è difficile spiegare all'estero la nostra situazione e la nostra burocrazia"

"Una situazione simile a quella dei Depositi Chimici a Ponte Somalia, l'incertezza, i tempi lunghi, l'abbiamo vissuta anche noi, nell'area fra Ronco e Canepa. Sappiamo che si tratta di una scelta complicata per molte ragioni, e siamo certi che verrebbe presa nel rispetto di tutte le norme. Quello che ci sentiamo di dire all'Autorità e che una scelta del genere va ponderata bene, considerando anche quello che potrebbe capitare ad altre operatori, ad altre navi,  con una soluzione di questo tipo".

Intervenuto stamani alla Diretta Live di Telenord Ignazio Messina, amministratore delegato dell'omonima azienda, ha spiegato la sua opinione sui grandi temi che riguardano il porto di Genova ma anche la città. Un invito alla riflessione che riguarda anche un'altra grande questione, quella della nuova diga. "Sì - sorride - abbiamo sentito che saremmo fra i pochi operatori a trarre vantaggio da questa operazione e ci siamo francamente un po' stupiti. Anche qui è difficile fare previsioni, e anche qui pensiamo che sia meglio considerare un po' tutte gli aspetti, perché in certi momenti per le nostre navi potrebbe essere complicato perfino l'ormeggio".

Assente alla recente visita a Dubai degli operatori e delle istituzioni genovesi, Ignazio Messina ha però ricordato. "A parte che la nostra famiglia era rappresentata in maniera eccellente dai miei cugini, in realtà siamo stati proprio noi a fare... gli onori di casa. Perché da molti anni quello è uno scalo importante per noi, con 120 mila teu movimentati, anche in imbarco. Se pensate che a Genova muoviamo 180 mila contenitori, si può comprendere quanto sia importante Dubai per noi. L'annunciata visita di Dp World? Anche in quel caso - sorride - faremo gli onori di casa. Si tratta di un leader importantissimo. Abituato forse a un contesto diverso. E' difficile spiegare all'estero i problemi che derivano dalla nostra burocrazia e anche alle nostre dinamiche fra le parti sociali. Questioni che altrove sono molto differenti"