Genova, dalla mascherina alla maschera: ora Halloween è una festa per pochi

di Michele Varì

Dolcetto o scherzetto ai tempi del Covid resiste solo per i bambini, ma i party ora sono per congiunti

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Dalla mascherina alla maschera, sembra un passo breve, ed invece è tutta un'altra storia: ora Halloween è una festa per pochi intimi.

Provare a sorridere e a fare festa nel mezzo di una pandemia e gli ospedali che si riempono non è facile. Ma tanti, grazie, ad Halloween, ci provano.

Così il "dolcetto o scherzetto" ai tempi del Covid e  lo spettro del lock down è ridotto ma non cancellato.

Come si evince dalla caccia alle maschere e alle zucche in uno dei negozi per le feste più forniti della città, in piazza Giusti, a San Fruttuoso. 

Il senso di Halloween resiste soprattutto per i bambini - cosa non si fa per loro - ma per tanti  adulti, questa festa americana irrisa dal governatore della Campania De Luca, forse arriva proprio nel momento giusto: come un senso di rivincita. 

Certo non sono giorni di grandi feste né all'aperto né al chiuso, e così si opta per party privati, quasi intimi, fra congiunti come raccomanda il premier Conte.
 
Halloween o no, qualcuno però la festa in casa deve farla, perché il 31 ottobre compie gli anni la moglie. Come racconta un genovese di Sant'Eusebio con i palloncini in mano. 

Nel negozio di San Fruttuoso anche una donna operatore socio sanitario del Gaslini che con il pensiero al numero di bambini ricoverati più alto della prima ondata cerca una zucca.

Festa doppia nel giorno della festa importata dagli States anche per il genovese più importante, l'uomo del ponte, e guarda caso forse anche il più americano di tutti: Marco Bucci, il "mayor", o, come preferiamo chiamarlo il sindaco. Oggi compie 61 anni, e allora auguri e buon Halloween "sciu' scindaco" .