Genova, Comunali, Toscano (DSP) a Telenord: "Un voto di resistenza democratica contro il totalitarismo"

di Matteo Cantile - Stefano Rissetto

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"Noi non c'entriamo nulla né con il centrodestra né con il centrosinistra. Noi parliamo di base, noi parliamo di sovranità"

Ospite di Incontri Genova Italia a Telenord, il candidato sindaco di Democrazia Sovrana e Popolare Francesco Toscano analizza con il direttore Matteo Cantile e Stefano Rissetto le ragioni della sua candidatura e i contenuti della relativa proposta politica.
 

Il perché della candidatura - "Innanzitutto per rispetto delle migliaia di cittadini che ci hanno votato alle scorse elezioni regionali in condizioni davvero complicatissime, noi abbiamo raggiunto un risultato molto dignitoso, nonostante i pochissimi mezzi. Abbiamo ricevuto un sostegno prevalentemente, anzi direi esclusivamente di natura ideale, non avendo noi dei portatori di voti sul territorio".
 

La politica pura come strategia - "Beh, noi puntiamo sulla politica pura. Il nostro è un messaggio che parla direttamente alle coscienze dei cittadini, al di là del riferimento diretto e territoriale che noi pensiamo che in un momento storico così complicato, così difficile serva utilizzare qualsiasi spazio possibile per spiegare ai cittadini questo caso genovese."
 

Denuncia del totalitarismo - "Genova, medaglia d'oro per la Resistenza contro il fascismo è la città ideale per denunciare nuove e dissimulata forme di totalitarismo che vediamo ogni giorno crescere sotto i nostri occhi."
 

Sovranità e differenze dai partiti tradizionali - "Noi non c'entriamo nulla né con il centrodestra né con il centrosinistra. Noi parliamo di base, noi parliamo di sovranità. Noi abbiamo interpretato bene per tempo il cambiamento storico. Noi abbiamo spiegato fin dall'inizio che alcune scelte che sono state condivise dai partiti di destra e di sinistra in ambito sovranazionale avrebbero esposto il Paese a pericoli gravissimi."
 

Le risorse per il benessere sociale - "Noi vorremmo utilizzare queste risorse per rifare le autostrade in Liguria per potenziare gli ospedali, per abbattere le liste d'attesa, per dare ristoro ad una popolazione che invecchia."
 

L'Impossibilità di intesa con Crucioli - "Apprezzo alcune posizioni politiche dell'ex senatore Crucioli. Però devo riconoscere che l'impronta grillina del suo movimento, specie nel metodo, nel modo di affrontare le competizioni politiche, non è compatibile con la filosofia di democrazia sovrana e popolare. Noi non abbiamo molto in comune con chi sposa una un approccio grillino che spesso tende alla semplificazione o al tentativo di trasformare problemi complessi in questioni che riguardano attitudini che rientrano nella sfera etica e morale".
 

La resistenza contro il totalitarismo - "I cittadini di Genova devono sapere che votando un qualsiasi candidato di destra o di sinistra possono dare forza ad un circuito di potere che è in grado di annullare le loro libere preferenze nel momento in cui dovessero decidere di voltare le spalle all'oligarchia dominante. Il vicepresidente degli Stati Uniti d'America Vance è stato molto chiaro nel suo discorso a Monaco. Ha detto chiaramente in faccia a questa oligarchia europea che il problema per le nostre società non è individuabile nella Cina, nella Russia o in qualche altro paese lontano, ma che il problema democratico ce l'abbiamo in casa. Questi signori ormai ci dicono chiaramente che il voto dei cittadini vale fintanto che i cittadini votano per quei personaggi che sono selezionati dalla oligarchia, dal potere profondo. Per cui io invito ogni cittadino genovese ad una resistenza democratica contro questo totalitarismo."
 

La critica ai circuiti di potere tradizionali - "Noi dobbiamo faticosamente cercare di proporre una rivoluzione culturale che aiuti i cittadini a comprendere che oggi le vere distinzioni, quelle che riguardano il mondo attuale contemporaneo, non non fanno riferimento ad anacronistiche forze di destra o di sinistra. Non sono queste le distinzioni che ci interessano. Noi dobbiamo mettere insieme tutti quelli che, come noi parlano di pace, parlano di sovranità. Dobbiamo liberare il nostro Paese da questa classe dirigente pericolosa e impazzita. E dobbiamo farlo in maniera democratica, però forte, chiaro e coerente".

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