Genova, Comunali, Crucioli (UpC) a Telenord: "Superare divisioni tra destra e sinistra per pace e disarmo"
di Carlotta Nicoletti - Matteo Cantile
"Genova è una città di mercanti e imprenditori, e se non fai scelte di pace e disarmo, non ottieni benessere economico"
Ospite di Incontri Genova Italia a Telenord, il candidato sindaco di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli, rispondendo alle domande di Carlotta Nicoletti e del direttore Matteo Cantile, illustra le ragioni della sua candidatura e le prospettive politiche.
La mia visione politica e il mio programma - "Il mio obiettivo è quello di rientrare in consiglio comunale, portando un punto di vista diverso da quello delle due principali coalizioni. Non ho la presunzione di essere il sindaco di Genova, ma credo di aver fatto il mio dovere in questi tre anni e mezzo. Se dovessi essere eletto, vorrei portare un approccio nuovo a livello locale."
La relazione tra Genova e il disarmo - "Lo statuto del Comune di Genova prevede scelte di pace e disarmo come principi fondamentali. La nostra città è una città di mercanti e imprenditori, e se non fai scelte di pace e disarmo, non ottieni benessere economico. Il costo dell'energia e il minor flusso turistico ne sono la prova. Per questo, io sono favorevole alla riconversione delle industrie belliche, come Leonardo, all'uso civile."
La questione della produzione bellica a Genova - "Voglio applicare lo statuto del Comune di Genova, puntando sul disarmo e sulla riconversione delle industrie belliche. Non sono per l'azzeramento totale, ma per la riduzione delle armi a uso esclusivo dello Stato, evitando che vengano usate per scopi di business che alimentano la guerra."
Le difficoltà nel trattare certi temi - "Non vedo un vero dibattito su temi importanti come il disarmo o il traffico di armi nel nostro porto. I partiti tradizionali, sia di centrosinistra che di centrodestra, non affrontano questi argomenti per motivi ideologici. Noi, invece, vogliamo discuterne apertamente, anche se non abbiamo un piano perfetto pronto."
La questione dell'inceneritore e del nucleare - "Le divisioni interne nei partiti rendono difficile affrontare temi come l'inceneritore o il nucleare. Il nostro gruppo è chiaro: non vogliamo né l'inceneritore né il nucleare, ma esaminiamo ogni grande opera in base alle esigenze concrete della città."
I progetti di trasporto per Genova - "Progetti come la funivia per turisti non sono necessari, mentre invece il progetto per il trasporto pubblico, come lo Skymetro, deve essere migliorato. Un sistema di metropolitana di superficie, più snello e compatibile con l'architettura, è quello che servirebbe davvero per risolvere i problemi di traffico in Valbisagno."
La politica italiana e il mio approccio - "La politica in Italia, e soprattutto a Genova, è troppo ideologica. I progetti sono criticati o sostenuti solo perché provengono da una parte o dall'altra. Noi non ragioniamo in modo ideologico, ma valutiamo ogni proposta in base ai suoi meriti. Siamo stati chiamati 'filoputiniani' perché non vogliamo il riarmo. Non siamo pacifisti assoluti, ma non vogliamo più tensioni e conflitti. Vogliamo una diplomazia che porti alla pace, e questa è la posizione che stiamo portando avanti in modo chiaro e coerente."
La necessità di un fronte unitario - "Mi auguro che i giovani, stanchi di delegare, rispondano alla nostra chiamata per costruire un fronte unitario che vada dai cattolici ai post-comunisti. È il momento di farsi avanti e agire nell'interesse comune, superando le divisioni tra centrosinistra e centrodestra."
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