Genova, comunali, Beghin (M5S) a Telenord: "Da noi nessun veto, intesa da trovare su programma e non su nome"
di Carlotta Nicoletti - Matteo Cantile - Stefano Rissetto
"Noi siamo una delle forze più collaborative per riuscire a dare una svolta a questa città"
Ospite di Tgn Today a Telenord, Tiziana Beghin si confronta con Carlotta Nicoletti, il direttore Matteo Cantile e Stefano Rissetto sulle imminenti comunali di Genova. Già europarlamentare M5S per due legislature e indicata dal suo movimento come candidata a sindaco del capoluogo, la commercialista genovese affronta i temi dell'assetto della coalizione di centrosinistra.
Ipotesi - "Partiamo dal presupposto che io sono molto grata alla mia comunità per aver fatto il mio nome e aver riconosciuto quello che in dieci anni di Parlamento europeo, pur così distante dall'Italia, è stato comunque fatto per il territorio ligure e per Genova, che è la mia città. Quindi ne sono molto onorata. Questa è chiaramente la posizione di una forza politica che si appresta con gli altri componenti di una coalizione progressista a individuare un nome per rappresentare la città. Il mio è il nome che fa il Movimento cinque Stelle. E poi chiaramente siamo aperti a vedere quali sono le altre proposte e a decidere insieme quello che è la scelta migliore per Genova"
Numeri - "Io credo che non si debba mai dare nulla per scontato e lo abbiamo visto peraltro anche alle ultime regionali, seppur con uno scarto di voti sicuramente non così grande. Noi, come coalizione progressista, partiamo sicuramente da un dato che è quello delle regionali, ma non lo possiamo dare per assodato. Soprattutto c'è una parte di elettorato che non viene coinvolta: il partito dell'astensione che è sempre molto, molto nutrito. Noi abbiamo perso la capacità di coinvolgere i cittadini nel loro complesso, quindi dobbiamo riportarli alle urne e dare delle risposte concrete per tutti, non solo per metà città".
Coalizione e programma - "Forse il Movimento cinque Stelle è un pochino più intransigente su alcuni temi, ma diciamo che il nostro è un programma che è in via di sviluppo anche ascoltando le varie parti sui territori. Il nostro programma vede al primo punto i cittadini e un approccio dal basso, un po' in contrapposizione a quello che è stato, secondo noi, l'approccio delle ultime giunte che hanno invece mostrato un approccio più dall'alto verso il basso, imponendo delle scelte. Parliamo di sicurezza, parliamo di degrado, parliamo anche di ambiente, laddove abbiamo un ciclo dei rifiuti che ha seri problemi. Parliamo di dissesto idrogeologico che mai come oggi è un tema così sentito e che ha poi degli impatti devastanti nella vita di tutti i giorni. Parliamo di attenzione alle piccole e medie imprese, comunque alla competitività di un territorio che deve ritrovare la sua posizione al commercio, soprattutto il commercio di quartiere, al piccolo commercio che non deve essere sostituito esclusivamente dalla grande distribuzione, come abbiamo visto fare in questi anni".
Veti - "Noi in questo momento siamo, credo, una delle forze più collaborative che ci siano per riuscire a dare una svolta a questa città, perché riteniamo che sia la priorità numero uno per i cittadini. Quindi noi non abbiamo mai posto veti in realtà, e non le poniamo nemmeno oggi. Quando corriamo da soli riusciamo a mobilitare un tipo di elettorato che normalmente risulterebbe più silente. Questo è anche il nostro obiettivo in questa tornata elettorale, cioè ritornare a far partecipare maggiormente le persone chiaramente in quello che è il nostro e il nostro Paese. E' innegabile che ci sia una polarizzazione in questo momento tra forze contrapposte e dividersi al nostro interno potrebbe indebolirci".
Candidature - "Chiaramente avremmo corso da soli anche in passato e magari lo faremo anche oggi. Se il mio nome sia più o meno forte, questo sinceramente non vorrei essere io a dirlo. Però è certo che quando corriamo da soli riusciamo a mobilitare un tipo di elettorato che normalmente risulterebbe più silente. Io mi auguro che si giunga a una sintesi nel più breve tempo possibile perché giustamente non abbiamo un nome ufficiale nemmeno nel centrodestra, ma chiaramente abbiamo un candidato in pectore che si sta muovendo, stante anche la sua posizione. Noi sicuramente siamo ben disponibili ad avere poi delle interlocuzioni sulla base di quelle che saranno le loro scelte. In questo momento il tavolo mi pare che sia aperto a tutte le forze politiche del cosiddetto centrosinistra".
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