Genova, Botta (Spediporto): "La blu economy è il futuro della città"

di Redazione

Se vogliamo programmare il futuro per i giovani genovesi dobbiamo preparare un territorio che sappia vivere la sua transizione ecologica

Blu, green, smart: le tre parole chiave che accompagnano il presente, ma sorprattutto il futuro di Genova. 

Alessandro Pitto, presidente di Spediporto, a margine dell'assemblea nel Palazzo della Borsa, sottolinea: "Blu, green e smart, sono le tre parole con cui abbiamo voluto declinare la nostra assemblea, perché crediamo rappresentino lo spirito e il carattere della nostra città. Blu è in riferimento al porto e alle connessioni stradali e ferroviarie. Green, perchè crediamo che tutti gli investimenti debbano essere declinati in un'ottica di sostenibilità ambientale. Smart perchè Genova è stato il primo porto a informatizzarsi completamente e pensiamo sia il momento di rilanciare la digitalizzaizone per fare il salto di qualità”.

"Se vogliamo progettare e programmare il futuro dando sbocco professionale ai giovani genovesi non possiamo non pensare alla blu economy, quindi, a un territorio che sappia vivere la sua transizione ecologica con intelligenza e soprattutto dobbiamo pensare alle tecnologie, visto che questo porto ospiterà il 5G e, dunque, la possibilità di proporsi come Hub internazionale". Così il Giampaolo Botta, direttore di Spediporto.

"Il blu è il grande tesoro nascosto di Genova. Nascosto perchè negli ultimi decenni non abbiamo mostrato chiaramente tutte le possibilità che abbiamo", continua il dirigente che conclude con un occhio sul futuro: "E' il momento di investire, il porto lo sta facendo. Tutti credono in noi grazie agli investimenti legati alle infrastrutture. Solo dimostrando serietà e fiducia attireremo investitori internazionali e locali".