Fuori Rotta, confronto Mondini-Ghini sullo sblocco dei licenziamenti

di Gregorio Spigno

Mondini: "Dobbiamo tornare alla normalità, non significa dare arma alle imprese di licenziare". Ghini: "Può essere valutato solo in alcuni settori"

Nel corso del programma Fuori Rotta, in onda questa sera su Telenord, è andato in scena un interessante dibattito tra Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Genova, e Mario Ghini, segretario generale UIL Liguria. 

Mondini aveva scatenato qualche polemica affermando che ci fosse bisogno di uno sblocco dei licenziamenti, ma a Fuori Rotta ha specificato che: "Il contesto era molto più ampio. Ho specificato che il tema è molto delicato, e in più non lo dico solo io ma tanti esperti. Se lo dice Confindustria scoppia un casino, ma lo diceva anche il Ministro Gualtieri. Dobbiamo tornare lentamente alla normalità. Togliere il blocco dei licenziamenti non significa dare arma alle imprese di licenziare, ma tornare alla normalità per tutti i settori in difficoltà ristorandoli in maniera più seria, mentre si cerca di sbloccare il resto".

Puntuale la replica di Ghini: "L'Italia è l'unico Paese in Europa che ha il blocco dei licenziamenti. In alcuni settori può essere valutata la rimozione, ma mancano politiche attive del lavoro, riforme sugli ammortizzatori sociali. Finché non affrontiamo questo, è inutile dire che si torna alla normalità. Se si sbloccassero i licenziamenti, potrebbero trovarsi senza lavoro circa 500 mila persone, di cui tra 70 e 100 mila in Liguria. Mancano gli strumenti per piccole e medie imprese: se si rimuove la cassa Covid, questi rimangono senza niente".