Fondazioni bancarie restano fedeli alla sostenibilità: nel 2025 criteri Esg adottati da 34 enti
di R.S.
Le Fondazioni attive nella finanza responsabile gestiscono 42 miliardi di euro, pari al 96% del totale del campione
In un contesto internazionale segnato da un raffreddamento dell’interesse verso la finanza sostenibile, le Fondazioni di origine bancaria italiane scelgono di non fare passi indietro. Secondo la sesta edizione della ricerca “Gli investimenti sostenibili delle Fondazioni di origine bancaria”, realizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile con Acri e MondoInstitutional, nel 2025 sono 34 gli enti che adottano criteri Esg, tre in più rispetto all’anno precedente.
Le Fondazioni attive nella finanza responsabile gestiscono 42 miliardi di euro, pari al 96% del totale del campione, e il 65% prevede di aumentare la quota di patrimonio gestita secondo logiche sostenibili. Le strategie più diffuse riguardano esclusioni settoriali (armi, tabacco, gioco d’azzardo), investimenti tematici su energie rinnovabili, efficienza energetica ed economia circolare, e impact investing.
Cresce anche l’attenzione agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU: 13 Fondazioni li integrano nelle proprie strategie e 6 misurano già l’impronta di carbonio dei portafogli. «Le Fondazioni restano un punto di riferimento per la finanza sostenibile italiana», ha commentato Giovanni Azzone, presidente di Acri. «La sostenibilità non è una moda, ma un principio guida che rafforza la missione istituzionale e sociale degli enti».
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