Fincantieri: Muggiano, consegnato quarto pattugliatore "Giovanni dalle Bande Nere"

di Stefano Rissetto

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La nave porta lo stesso nome di un incrociatore varato nel 1930 e distintosi nel secondo conflitto mondiale

Fincantieri: Muggiano, consegnato quarto pattugliatore "Giovanni dalle Bande Nere"

Si è svolta oggi presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) la cerimonia di consegna del quarto pattugliatore “Giovanni dalle Bande Nere”.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, l’Ammiraglio di Squadra Andrea Gueglio, Direttore Generale del Personale della Marina Militare, il Direttore della Direzione degli Armamenti Navali (Navarm), Ammiraglio Ispettore Capo Giuseppe Abbamonte, il Direttore dell’Organizzazione Congiunta per la Cooperazione in Materia di Armamenti (OCCAR), Joachim Sucker, accolti da Attilio Dapelo, Direttore Operations della Divisione Navi Militari di Fincantieri e da Antonio Quintano, Direttore del Cantiere Integrato di Riva Trigoso-Muggiano. Questa unità, che è la prima della classe nella versione “completa”, rientra nel piano di rinnovamento delle linee operative delle unità navali della Marina Militare deciso dal Governo e dal Parlamento e avviato sotto l’egida di OCCAR (Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti).

Il PPA rappresenta una tipologia di nave altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché da nave combattente di prima linea. Sono previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino ad una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Inoltre, l’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata a poppa.

La nave porta lo stesso nome dell’incrociatore leggero varato nel 1930 e durante la Seconda guerra mondiale partecipò, dotato di idrovolanti, alla battaglia di Punta Stilo e successivamente, inviato nell’Egeo per attaccare il traffico nemico, si scontrò con un incrociatore australiano e cinque cacciatorpediniere britannici nella battaglia di Capo Spada. Tra le numerose attività portate a termine con successo, la posa dello sbarramento “T” a protezione di Tripoli, sul quale oltre ad un sommergibile, affondano un incrociatore e un cacciatorpediniere avversari, oltre a gravi danni subiti da altri due incrociatori. Si tratta del maggior successo conseguito, in tutto il mondo, da mine nel corso di quella guerra. Colpisce col proprio tiro, nel corso della Seconda battaglia della Sirte, un ulteriore incrociatore britannico. Perso per siluramento, nei pressi di Stromboli, nel 1942 al termine della sua ennesima missione. Nel 2019, nel corso di alcune attività di verifica tecnica e sorveglianza dei fondali nel Mar Tirreno presso l'isola di Stromboli, il cacciamine Vieste della Marina Militare ha finalmente ritrovato l’incrociatore affondato 77 anni prima con gran parte del suo equipaggio.