FestivArt, la "chiamata alle arti" che colora Lavagna

di Chiara Sivori

Dal 1 al 20 luglio, le strade della città si trasformano in un atelier a cielo aperto fatto di installazioni, murales e performance artistiche

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L'arte e la creatività per aiutare turisti e cittadini a lasciarsi alle spalle un periodo complicato. E' questo lo spirito di FestivArt, la kermesse pensata da comune di Lavagna per colorare l'estate 2020. Dal 1 al 20 luglio la città del Tigullio sarà una vera e propria mostra a cielo aperto, con quadri nelle vetrine dei negozi, installazioni artistiche miscelate con i monumenti, performance creative dal vivo nelle piazze.

"Abbiamo voluto lanciare una "chiamata alle arti" per chiedere agli artisit del posto (e non solo) di mettere in mostra tutta la loro creatività", spiega la vicesindaca di Lavagna, Elisa Covacci. "E' stata un po' una scommessa organizzare un evento del genere in tempi difficili come questi, ma ci abbiamo creduto e ce l'abbiamo fatta". 

Ci sono anche opere che sono destinate a rimanere a Lavagna ben oltre il 20 luglio: sono i murales che stanno abbellendo con pennellate di street art molti angoli della città. I soggetti rappresentati si ispirano alle tradizioni e agli antichi mestieri di Lavagna, come le portatrici di ardesia e i maestri d'ascia. 

Tra le iniziative più interessanti, il progetto "La poesia più lunga del mondo": un fiume di parole dipinte lungo i muri della passeggiata a mare che collega Lavagna con Cavi. "I versi sono stati composti dai ragazzi delle medie, è una somma di parole che ho reimpastato io anche grazie al contributo di molte persone che ho incontrato in città", racconta Ivan Tresoldi, direttore artistico di FestivArt. "Sono parole nate durante l'emergenza, in un periodo di piena ombra. Ora sto facendo "l'imbianchino" in piena luce".