Festival delle Storie, al via la XII edizione: alla scoperta dei territori del Bel Paese
di Redazione
Nove giorni di eventi, dal 20 al 28 agosto 2022, in altrettante località della Val di Comino, tra Frosinone e il Parco nazionale d’Abruzzo
Si è aperta ieri, sabato 20 agosto, la XII edizione del Festival delle Storie. Nove giorni di eventi, dal 20 al 28 agosto 2022, in altrettante località della Val di Comino, tra Frosinone e il Parco nazionale d’Abruzzo. Tanti appuntamenti dedicati al tema “Territori che si raccontano”. Un evento diffuso in un territorio ricco di storia, gastronomia, natura e tante possibilità di accoglienza.
“Immaginate una valle, nel versante laziale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sotto Montecassino, a una decina di chilometri da Sora… Una costellazione di paesini appoggiati sui monti, comunità di mille, tremila, cinquemila abitanti con rocche, castelli, piazze medievali e vicoli, un’orizzonte che si perde nel verde…”. E' in questo orizzonte suggestivo, di cui gli organizzatori del Festival hanno saputo cogliere e raccontare la magia, che torna un appuntamento che, nel tempo, è diventato uno degli eventi più importanti del nostro territorio, conosciuto e apprezzato a livello nazionale.
Nello scenario incantato della Valle di Comino, in tutti questi anni, si sono incontrati e succeduti scrittori, giornalisti, fumettisti, registi, artisti, musicisti, tutti accomunati dalla voglia di raccontare e raccontarsi. Storie che si incontrano, che si intrecciano, si toccano, per diramarsi poi in mille direzioni, e più il racconto va avanti più la storia si arricchisce e cresce.
“L'avventura del Festival, quest'anno – dice l'ideatore del Festival Vittorio Macioce – assume un valore particolare: se uno degli obiettivi è stato sempre quello di valorizzare i piccoli borghi che sono il tesoro della nostra terra e del nostro Paese, oggi questo obiettivo diventa ancora più urgente e più concreto. La pandemia ha rimesso totalmente in discussione il vivere comune, i luoghi della quotidianità e del lavoro, il ruolo delle città e dei piccoli paesi e le risorse messe a disposizione dai programmi europei sono uno strumento e un'occasione da non sprecare. Potrebbero essere l'opportunità, finalmente, per investire nei piccoli borghi, nella messa in sicurezza dell'appennino. E' un'idea che all'Euorpa piace: l'Europa ci chiede di rispettare e valorizzare il nostro passato e la nostra storia e la storia d'Italia passa attraverso i piccoli paesi. L’azzardo è camminare su strade che non portano più verso il centro. Si può ricostruire camminando fuori pista? È una scommessa che ricorda il movimento medievale del monachesimo. È una fuga dal mondo per ritrovare il mondo. Ricostruire. Ricostruire un passato e un futuro”.
“La filosofia che ha sempre accompagnato il Festival delle Storie e che, quest'anno, lo caratterizza fortemente – dice Vincenzo Formisano, presidente della BPC che è da anni è main partner del Festival - è esattamente la stessa che guida la storia e l'azione della Banca Popolare del Cassinate. Usiamo linguaggi diversi e strumenti diversi, ma l'obiettivo è comune e la filosofia è la stessa: crediamo nella bellezza del nostro territorio, ne cogliamo il fascino e la specificità, vogliamo difenderne la storia e l'identità. L'economia è molto più intrecciata con la quotidianità, con la storia, con la poesia di quanto spesso si creda e le banche popolari sono tutt'uno con i territori. Ecco perché continuiamo ad essere presenti nei piccoli borghi, nei paesi, nelle città, con l'attenzione alle persone e alla loro quotidianità. Ed ecco perché continuiamo a sostenere la grande scommessa del Festival, che da anni seguiamo con partecipazione e grande convinzione”.
Tutte le informazioni e il programma completo del Festival sono disponibili sul sito www.festivaldellestorie.it
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