Fermerci ha presentato a Green Logistics Expo la “Carta dell’Ultimo Miglio” ferroviario, in cui vengono esaminati i dati di un settore fondamentale del cluster logistico, l’approdo finale delle merci che viaggiano per ferrovia, nave o aereo.
Lo studio, che contiene uno screening completo con una lunga serie di dati, è stato presentato dal presidente di Fermerci Clemente Carta e dal Direttore generale Giuseppe Rizzi, e illustrato dalle società PwC e RSE Research che hanno condotto l’indagine.Il presidente Carta ha sottolineato come sia fondamentale migliorare l’accessibilità dell’infrastruttura ferroviaria se si vogliono raggiungere gli obiettivi di shift modale in favore dell’intermodalita’ e di sostenibilità. La Carta dell’ultimo Miglio evidenzia che sono attivi circa 200 siti (con diversi livelli di funzionalità, classificati in maniera analitica nello studio), ma Carta ha sottolineato che sulla rete ferroviaria ci sono oggi circa 180 siti che potrebbero essere utilizzati con investimenti pubblici e privati.
Il documento di Fermerci sottolinea che è necessario innanzitutto rifinanziare gli investimenti nel settore (attraverso il rifinanziamento dell’art 47 della legge 96/2017) per garantire innanzitutto l’integrazione che presenta in molti casi ancora aspetti critici che penalizzano lo sviluppo del sistema logistico, e poi realizzare i potenziamenti infrastrutturali per quanto riguarda perlomeno le direttrici della rete TEN-T per adeguare la funzionalità dei siti agli standard europei del trasporto merci, un passaggio a sua volta indispensabile per realizzare gli ambiziosi obiettivi di shift modale da raggiungere entro il 2030 e 2050.
La fotografia fornita dalla Carta disegna il quadro del settore: il 10 per cento risponde agli standard europei per la movimentazione di treni lunghi 750 metri e con capacità di carico fino a 2.000 tonnellate, il 55% può ospitare treni fino a 500 metri, il 35% offre prestazioni minori.
Ancora più complessa la distribuzione territoriale dei siti: il 73% è collocato nelle regioni del Nord, il 17% nelle regioni del Centro e il 10% al Sud. I siti sono classificati come fasci di binari privati, stazioni con binari di carico pubblico, terminal merci, porti raccordati e interporti. Lo screening individua 24 interporti, 19 porti, 34 terminal, 104 fasci di binari privati, 23 stazioni di pubblico accesso, classificati dalla Carta come 25 impianti di alta capacità, 128 di media capacità e 45 di bassa capacità.
La presentazione della Carta ha offerto l’occasione per discutere le ampie problematiche del settore attraverso una tavola rotonda coordinata da Giuseppe Rizzi e che ha visto gli interventi di Claudio Colaneri, RFI; Livio Ravera, Mercitalia Logistics; Bernhard Kunz, Hupac; Pierluigi Navone, Ansfisa; Benedetto Legittimo, MIT; Vincenzo Carpinelli, ART; mentre il sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante.