Federauto: “Servono più biocarburanti e flessibilità per i mezzi pesanti”
di Carlotta Nicoletti
Il presidente di Federauto, Massimo Artusi, chiede un approccio più equilibrato alla decarbonizzazione, con maggiore attenzione a biocarburanti e trasporto pesante
Neutralità tecnologica – La transizione ecologica del settore trasporti deve essere guidata dal pragmatismo. Lo sostiene Massimo Artusi, presidente di Federauto, che ha apprezzato la posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al recente Consiglio europeo. “La decarbonizzazione deve seguire un principio di neutralità tecnologica, senza forzare l’elettrificazione totale”, ha dichiarato Artusi.
Criticità – La recente decisione europea di anticipare la verifica dei target di CO2 per auto e furgoni e posticipare le sanzioni per i costruttori non in regola è, per Federauto, un passo limitato. “È una misura parziale e non decisiva”, ha spiegato Artusi, ribadendo la necessità di rivedere i criteri di calcolo delle emissioni e valorizzare i biocarburanti, da non confondere con gli e-fuels, che rimangono costosi e di scarso utilizzo.
Trasporto pesante – Artusi ha sottolineato le difficoltà del settore dei mezzi pesanti, che fatica ad adattarsi a un’elettrificazione generalizzata. Il Consiglio europeo ha chiesto alla Commissione di presentare proposte di maggiore flessibilità, ma secondo Federauto manca ancora un riferimento chiaro ai biocarburanti e al trasporto pesante. “Sembra che la flessibilità sia limitata ad auto e furgoni”, ha commentato Artusi.
Appello – Federauto auspica che il governo italiano continui a vigilare affinché la strategia nazionale si traduca in atti concreti. “Confidiamo che l’impegno della presidente Meloni porti a un processo di decarbonizzazione credibile, che bilanci le esigenze climatiche, economiche e sociali”, ha concluso Artusi.
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