Da Genova alla Valle d'Aosta le prime date post lockdown dell'Esperanto Trio

di Redazione

La presentazione del nuovo album "Esperanto" di Luca Falomi, Riccardo Barbera e Rodolfo Cervetto

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Si mettano in relazione dialogica un chitarrista d'impostazione classica e scultorea, un contrabbasista con sintassi jazzistica in evoluzione continua, un batterista dalla innata potenza creativa e si avrà un rapido quadro di Esperanto Trio, al secolo Luca Falomi, Riccardo Barbera e Rudi Cervetto. Tantissima l'attività live degli ultimi anni, immediato l'affiatamento, meditata e raffinata la composizione fino agli arrangiamenti condivisi da tutti e tre. Tante voci, un'unico afflato.

Ecco perché ha avuto una lunga gestazione l'album omonimo e di recente uscita "Esperanto" (per Da Vinci Jazz) che si è guadagnato sin da subito la stima di un notissimo critico musicale e musicologo, Guido Festinese. "E' in nuce una piccola orchestra colorata, e ai colori del mondo non c'è limite di sfumature -scrive per l'album Festinese- Intanto gustiamoceli così, in sonante epitome. Prendendo nota che qui, ospiti, ci sono il raffinato e passionale fuoco che sgorga dalla fisarmonica di Fausto Beccalossi e quello che è scaturigine dal sassofono di Javier Girotto a fornire un ulteriore suggello di intensità: personificazioni del latin tinge. E tutti i conti tornano". 

"Esperanto"si distingue per le composizioni ricercate da "Ishtar" a "Karma", "Rapido", "Siena", "The Moove", "L'amore che non osa", "Full Circle", "Cutting Wind" sino a "Agua e Vinho", in un sapiente storytelling che si dipana all'ascoltore senza filtri, in un racconto live e, allo stesso tempo, accessibile. 

"Il nome Esperanto è un voluto omaggio -spiegano Falomi, Barbera e Cervetto - un tentativo di mettere in relazione lingue diverse, che qui ovviamente adoperano le note al posto delle lettere. E' nato da un istinto, ma ci è voluto molto tempo per portarlo a termine, come tutte le cose preziose".

Esperanto live è uno spettacolo partecipativo, aperto, ma allo stesso tempo intimo, dove le composizioni originali si alternano a rivisitazioni di celebri pagine della musica strumentale internazionale. Un itinerario fuori dallo spazio, dal luogo e dal tempo, capace di prendere per mano l'ascoltatore e portarlo a esplorare confini ignoti.

"Con Esperanto -conclude Falomi - saremo probabilmente il prossimo 22 luglio al Gezmataz, poi Dronero per l'8 agosto, al Festival Combin en Musique il 19 agosto in Valle D'Aosta, il 30 agosto ad Alba e il 5 settembre a Bogliasco, solo per citare alcune date in via di definizione". Per restare aggiornati sugli eventi appena saranno comunicati ufficialmente, per eventuali aggiornamenti e per informazioni cliccare qui. 

(In video Esperanto Trio e Guido Festinese, critico musicale).