Ermini presidente gruppo Spinelli, critiche bipartisan. D'Angelo (Pd): "Sconcerto e rabbia". Lega: "Imbarazzante ipocrisia sinistra"
di Redazione
Il leader dei dem genovesi: "Ermini ha accettato un incarico offerto come garanzia processuale, o rinunci o si dimetta dalla direzione del partito"
La nomina di David Ermini, alto dirigente Pd ed ex vicepresidente Csm, a presidente del Gruppo Spinelli raccoglie critiche bipartisan, dalla destra come dallo stesso partito di cui l'avvocato toscano, commissario Pd Liguria dal 2015 al 2017, fa parte.
In prima fila la Lega: “Il caso Ermini mette in imbarazzo il mondo Dem, smascherando le loro macchinazioni. La nomina dell’ex commissario del Pd ligure a presidente della Spininvest srl, società della famiglia Spinelli, è infatti l’ennesima conferma dell’ipocrisia dei democratici: proprio loro, abituati a giustiziare il prossimo e immacolati a parole, sono nei fatti sempre a caccia di poltrone. Questa vicenda - dice la senatrice Stefania Pucciarelli - mette in luce la doppia anima, quella manettara e quella poltronara, di un Pd ormai allo sbando pur di occupare ogni posto possibile”.
Ma lo stesso segretario del Pd genovese Simone D'Angelo (nella foto) boccia senza appello la scelta di Ermini: "Io provo sconcerto e rabbia,sconcerto perché è assurdo che chi fa parte del Pd abbia deciso di accettare quell'incarico senza sentire il bisogno di confrontarsi con il partito, rabbia perché non capisco - attacca D'Angelo, consigliere comunale, durante la seduta odierna a Tursi - cosa abbia portato l'ex numero due del Consiglio superiore della magistratura ad accettare un incarico che gli è stato offerto non perché esponente del Pd ma come garanzia processuale, questo è il tema più grave ed è il motivo per cui Andrea Orlando e il Pd hanno chiesto a Ermini di rinunciare alla carica, e se ciò non dovesse accadere, di dimettersi dalla direzione nazionale del Pd, perché la vita è fatta di scelte".
Rincara la dose il deputato leghista Francesco Bruzzone: "E' un Pd da teatro dell'assurdo: la parte giustizialista, che condanna Toti senza appello prima di qualunque processo, e quella a caccia di poltrone e di incarichi in barba alla loro stessa logica e coerenza. Un ex componente del Csm, ex deputato del PD, attuale membro della direzione nazionale del partito che ha attaccato a testa bassa il governatore Toti sceglie di accettare un incarico nella società della famiglia Spinelli, nemmeno fossimo in un film dove il protagonista è più interessato ad avere il potere di 'far fallire una festa' piuttosto che limitarsi a parteciparvi. Cade la maschera di questa sinistra: disfattista a comando, anche in barba al voto democratico di tanti liguri, ma pronta a qualunque cosa per poltrone, ruoli, potere".
"Imbarazzante l'ipocrisia della sinistra, incapace non solo di provare ritegno nel momento in cui si mettono al primo posto le poltrone, incluse certe nomine discutibili all'interno di società su cui loro stessi non hanno per nulla lesinato attacchi e critiche, ma anche di ascoltare i propri dirigenti locali che, per fortuna, hanno già bollato come 'scelta inopportuna' quella di Ermini presidente della società della famiglia Spinelli. Dietro alla nomina di un ex vicepresidente del Csm ed ex deputato Pd, membro della Direzione nazionale del partito e già commissario del Pd in Liguria - sottolinea il deputato della Lega ed ex magistrato Simonetta Matone - c'è un duplice grave attacco alla nostra democrazia. Un vero e proprio assalto commesso da chi ieri condannava senza nemmeno un rinvio a giudizio e oggi punta alla spartizione delle poltrone". Lo dichiara il deputato della Lega ed ex magistrato Simonetta Matone.
Il capogruppo di Uniti per la Costituzione Mattia Crucioli, nella minoranza a palazzo Tursi, ha presentato in aula rossa un articolo 55, come "espressione di sentimento", per stigmatizzare la nomina di Davide Ermini, ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura nonché membro della direzione nazionale del Pd, al vertice del consiglio di amministrazione di Spininvest, holding del gruppo Spinelli, nomina decisa ieri anche per motivi di strategia difensiva.
"Non si è ancora spento l'eco degli slogan contro il sistema Toti lanciato dal centrosinistra in piazza De Ferrari - ha detto Crucioli - che arriva la notizia della nomina di David Ermini, qual è il senso di queste commistioni tra affari e politica? E cosa può dire la politica di fronte a questo?". Crucioli ha aggiunto: "Mi stupisce lo stupore mostrato dal Pd e dagli alleati del Pd, come la lista Sansa, perché dovrebbero invece sapere con chi hanno a che fare, che hanno l'affarismo nel dna".
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