Eolico, l'Italia come motore d'Europa. Monteforte (Idnamic): "Abbiamo il potenziale maggiore"

di Riccardo Olivieri - Simone Galdi

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Il manager dell'azienda che si occupa di misurazione e analisi del vento posiziona il Belpaese come top player nel campo delle rinnovabili

Il Paese del sole e del vento: potrebbe essere questa la nuova definizione da applicare all'Italia, che dal punto di vista della produzione energetica sulle due principali fonti rinnovabili non teme confronti rispetto al resto del continente europeo. Telenord ha incontrato Claudio Monteforte, amministratore delegato di Idnamic, società che si occupa di installazione,  manutenzione e gestione di torri per la misurazione del vento e per l’analisi e l’elaborazione dei dati del vento.

La storia dell'azienda - "Idnamic nasce dall'esperienza dei suoi proprietari: oltre 30 anni fa, nel 1995, ha iniziato a fare consulenza per le società del settore eolico nel Fortore, nell'Alto Sannio Beneventano. Da qui la società si è specializzata a misurare il vento. È un servizio obbligatorio, necessario, indispensabile per tutti gli operatori del settore. I nostri clienti sono i maggiori operatori del settore energetico a livello sia nazionale che internazionale. Abbiamo una sede sia in Italia che in Spagna: da queste due nazioni riusciamo a offrire i servizi nella gran parte del territorio europeo e nell'Africa sub sahariana". 

A quote importanti - "È necessario che l'altezza della misurazione del vento sia molto elevata - spiega il manager - perché gli aerogeneratori sono più performanti ad altezza superiore. Riusciamo a misurare anche oltre i 120 metri, ponendo i sensori specifici rispettando le norme di misurazione. Nell'arco di almeno un anno, più si misura e più il dato viene consolidato. Dopo la raccolta, il dato viene elaborato settimanalmente, in alcuni casi anche quotidianamente, e poi viene restituito lay out per far capire se c'è o meno la bontà di un potenziale sito eolico. In Italia l'eolico è importantissimo, lo era prima, lo è oggi e lo sarà in futuro perché esiste il problema energetico, è un settore strategico a livello internazionale. In Italia, nazione che non ha produzione di energia da altre fonti, anche per una questione di garanzie e sicurezza nazionale, l'energia eolica è fondamentale".

Le regioni strategiche - "L'Appennino centromeridionale è la zona più ventosa, lo spartiacque tra Tirreno e Adriatico. Poi ci sono zone della Sardegna che sono molto forti, anche la Sicilia e diciamo il sud in genere è molto forte. In Italia c'è un potenziale maggiore rispetto al resto del continente. La tecnologia è sempre in evoluzione. Se gli uomini più ricchi del mondo producono tecnologia, una ragione c'è. Con l'energia eolica ci sono anche tanti tipi di modelli energetici che si potrebbero applicare, molti ancora sotto progettazione. Però in questo momento già solo con l'eolico potremmo essere abbondantemente soddisfatti" conclude Monteforte.

 

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