Elezioni, Toti: "Orlando dice che il mio modello cadrà con vittoria Meloni? Pensi alla possibile caduta del Pd"

di Redazione

Poi afferma: "Non cambieremo equilibri della Giunta, ma cercheremo nuove energie. Presto un assessore alla Sanità"

"Concordo con il ministro Orlando: con le elezioni del 25 settembre un modello cadrà, ma non sarà quello di Toti, bensì quello del Pd". Così il presidente della Regione Liguria e leader di Noi Moderati Giovanni Toti risponde alle parole del ministro del lavoro Andrea Orlando, candidato del Partito Democratico, che aveva affermato: "Accetto scommesse sul fatto che dopo queste elezioni il modello totiano di governo della Liguria sarà finito"

"Io non so - spiega Toti - se quello di Orlando sia un timore o una speranza, visto che dovrebbe occuparsi dei problemi della Liguria, cosa che non ha mai fatto: magari sarebbe costretto ad affrontare quei problemi di cui noi ci stiamo occupando senza il suo aiuto e in maniera efficiente. Quella del Pd sarà una sconfitta elettorale, ma anche tattica e politica: sono stati incapaci di creare un'alternativa al centrodestra, se non raccattando forze sparse legate al mondo dei no alla Gronda, alla Tav, ai vaccini, alla flessibilità sul lavoro. Orlando poi - conclude il presidente di Regione - è stato l'ideologo di quel campo largo che nel 2020 si è schiantata contro la maggioranza guidata da me, che stravinse, poi contro i modelli Bucci a Genova e Peracchini a La Spezia: non credo che le elezioni incideranno sulla mia amministrazione"

Poi sulla giunta dice:  "Non ci saranno cambiamenti nei pesi ne negli equilibri dei partiti, si vota per Roma il Partito di Giorgia Meloni stando ai sondaggi avrà un buon successo, per quanto riguarda Regione Liguria si è votato nel settembre 2020 e si voterà nel 2025. Questo non vuol dire che all'interno delle deleghe tra le personalità che entreranno e usciranno all'interno della giunta possano esserci eventuali cambiamenti per dare maggiore energia e che all'Assessorato alla Sanità prima o poi qualcuno dovremmo mettercelo. Che sia un tecnico o un politico a mettersi sulla poltrona della sanità, sarà un incarico politico.