Elezioni, Renzi a Genova: “Bucci organico al centrodestra, il civismo è con Silvia Salis”
di Riccardo Olivieri
L’ex premier parla anche del porto: "Faccio un appello a Bucci e al Governo, mettete qualcuno di decente, non un amichetto. Meloni è la donna dell'amichettismo"
Il civismo a Genova è cosa di sinistra: parola di Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia Viva, arrivato nel capoluogo per presentare il suo nuovo libro “L’Influencer” alla Libreria Feltrinelli di via Ceccardi. Dopo l’incontro con i lettori, Renzi è stato ospite in diretta su Telenord alle 13.30 per un’intervistadedicata ai contenuti del volume e all’attualità politica locale e nazionale.
"Credo che oggi il civismo a Genova si riconosca in Silvia Salis" ha spiegato Renzi, secondo cui Bucci, definito "un amico e gli dedico un pensiero affettuoso", ha fatto una scelta: "è diventato organico al centrodestra e ha perso la sua caratteristica di civismo, lui stesso ha spiegato che è grazie a Giorgia Meloni che è avvenuto quello che è avvenuto negli ultimi mesi (riferimento alla famosa telefonata con la premier che è stata la scintilla per la candidatura alle elezioni, ndr)".
Alla presentazione in effetti si intravedono diversi volti di quell'area civica che spesso è stata accostata all'ex presidente di regione Giovanni Toti e al suo successore, Marco Bucci, che lo stesso Renzi aveva sostenuto ma senza simbolo. Secondo la candidata sindaca Silvia Salis il terreno su cui si gioca la partita è soprattutto quello del "bisogno di novità che c'è in questa città, il bisogno di un progetto nuovo, di idee che facciano sentire tutti e tutte i cittadini e le cittadine inclusi nel futuro di questa città Io credo di interpretare insieme a tutta la coalizione questo bisogno di rinnovamento, l'emozione e l'interesse che stiamo suscitando lo sento in tutte le manifestazioni che facciamo".
Il centrodestra però non vuole cedere terreno all'avversario. A difendere il perimetro civico della coalizione ad oggi in maggioranza ci pensa il coordinatore di Vince Genova Carmelo Cassibba: "Il civismo non è a chiamata o a convenienza, il civismo è un modo di essere, di vivere al servizio dei cittadini, bisogna essere presenti sul territorio - ha dichiarato -. Non si può utilizzare come specchietto per le allodole per recuperare uno spazio al centro che per opportunità Italia Viva ha abbandonato da tempo. La candidata di centro sinistra è stata voluta fortemente dal Partito Democratico che la segue ovunque e la istruisce, sembra più un'operazione di marketing politico che un vero desiderio di impegno civico, non ha nulla dello spirito del civismo. Le manca solo il colbacco e la tessera di partito".
Grandi opere e porto - Matteo Renzi ha parlato anche di infrastrutture, "siamo favorevoli ma le scelte le fa la sindaca, della funivia manco lo sapevo - prosegue il leader di Italia Viva -. Ci sono tanti temi: la gronda, il collegamento con Milano, il porto. Qui voglio fare un appello a Marco Bucci e al Governo: mettete qualcuno di decente, non un amichetto. La Meloni è la donna dell’amichettismo, non del merito".
Il rapporto con i 5 Stelle - "Quattro mesi fa hanno messo un veto sulla nostra partecipazione alle liste di centrosinistra e Andrea Orlando, che non voleva quel veto, ha perso di pochi voti - dice Renzi - se noi fossimo stati dentro la coalizione avrebbe vinto. La verità è che Italia Viva anche col 2-3% fa sempre la differenza. Noi vogliamo che il centro faccia parte di questa coalizione, poi le scelte le farà lei. Alle regionali non c’eravamo e si è perso, vediamo alle comunali. In ogni caso chi ha pensato a Silvia ha fatto una bella scelta"
Giorgia Meloni - Renzi dedica poi un ulteriore pensiero a Giorgia Meloni, già protagonista del suo libro: "In questo Paese la Meloni non ha la maggioranza, ce l’ha in parlamento perché la sinistra si è divisa, lo dice la matematica. Se la sinistra sta insieme vince. Meloni ha vinto col 26%, Bersani 10 anni fa con la stessa percentuale ha perso. Chi mette i veti perde, chi prende i voti vince, non è una grande frase ma rende l’idea"
Libro e contenuti – Il libro “L’Influencer”, edito da Piemme, è un pamphlet politico in cui Renzi punta il dito contro lo stile di leadership di Giorgia Meloni, definendola una politica più interessata al consenso immediato e all’esposizione mediatica che a una visione di lungo periodo per il Paese. Il volume contiene anche proposte concrete e dossier su politica estera, economia, sanità e giustizia.
Appuntamento televisivo – Dopo la presentazione in libreria, Renzi è stato protagonista di un’intervista su Telenord, in onda alle 13.30. L’occasione per approfondire i temi emersi e parlare anche del ruolo di Genova nella politica nazionale.
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