Elezioni, Noi Moderati si presenta a Genova: "Obiettivo superare il 3%"
di Federico Amodeo
Toti: "Serve un governo stabile, che funzioni e dia risposte ai cittadini, cosa che la sinistra ha dimostrato di non saper fare in questi anni"
Presentati questo pomeriggio i candidati di Noi Moderati in Liguria alla presenza del presidente di Noi con l'Italia Maurizio Lupi e del presidente di Noi Moderati Giovanni Toti. Presenti, fra gli altri, anche il sindaco di Genova Marco Bucci.
“Quello che stiamo facendo qua è la vera, grande novità dello scenario politico - ha detto Toti -. All’Italia serve un governo che sappia fare delle scelte, anche scelte difficili, quelle che abbiamo fatto in questa regione. Serve avere un governo stabile, che funzioni e dia risposte ai cittadini, cosa che la sinistra ha dimostrato di non saper fare in questi anni. Crediamo che sia il momento di dare spazio alla nostra coalizione all’interno della quale la lista Noi Moderati rappresenta la forza che vuole portare a Roma, ai ministeri: quel modello che abbiamo costruito in Liguria. Si chiama cultura di governo, capacità di assumersi le responsabilità quando necessario. Moderazione non vuol dire stare sulla collina, serve anche sporcarsi le mani quando si tratta di prendere delle decisioni. Poi certo, c’è quella sinistra che ad ogni elezione tira fuori il pericolo fascismo. Non credo ci sia alcun allarme per la democrazia italiana. L’allarme è la Gronda che non si fa, la mia paura è quello di vedermi di nuovo i comitati che dicono no e vogliono fare altri dibattiti”.
“Da sinistra è arrivato prima il no a Berlusconi, poi il no a Lupi, no a Toti, no a Meloni, no a Salvini. Un atteggiamento che non ti fa vincere le elezioni ma, cosa più importante, allontana i cittadini dalle istituzioni e scredita l’Italia a livello internazionale - ha aggiunto Lupi - Draghi al Meeting di Rimini è stato molto chiaro a proposito di quelli che vogliono dirsi draghiani: andate a votare, andate a votare, andate a votare. E qualunque maggioranza gli italiani sceglieranno, noi ci auguriamo ovviamente quella di centrodestra, sarà autorevole e in grado di portare l’Italia fuori dalla crisi. Ognuno di noi ha messo un pezzetto della propria vita, delle proprie competenze al servizio del paese, delle nostre città, delle nostre regioni. La priorità per noi è dare lavoro, non assistenzialismo, non un reddito di cittadinanza ai giovani. E così pure, anche se la scuola è all’ultimo posto nei sondaggi, per noi è un pilastro, per dare un’opportunità, uno sbocco al lavoro, un accesso all’ascensore sociale. La famiglia deve essere al centro dell’azione sociale di governo. La proposta del centrodestra è più credibile se ci siamo noi”.
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