Dopo i medici e i primari come Massimo Galli, infettivologo da poco in pensione, e Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, e dopo i governatori come Giovanni Toti (Liguria), Luca Zaia (Veneto), Stefano Bonaccini (Emilia Romagna) e Vincenzo De Luca (Campania), adesso anche Mario Draghi finisce concretamente nel mirino dei no vax e dei no green pass.
In uno dei gruppi Telegram, il social di messagistica, dove i contrari a vaccini e green pass si confrontano su iniziative di protesta e altro, è stato pubblicato l'indirizzo di casa del presidente del consiglio. A riportarlo è l'agenzia Agi, che spiega anche come il tenore dei messaggi sia: "Andremo ogni sera, alle 21, sotto la sua abitazione per protestare".
Un segnale preoccupante quello condiviso sulla piattaforma di messaggistica che pone nuovamente sotto i riflettori la pericolosità dei messaggi che vi vengono veicolati e le intenzioni di alcuni partecipanti a queste inizative di protesta contro le vaccinazioni.