Disturbi alimentari, in Liguria oltre 1500 pazienti presi in carico nel 2022

di Redazione

Nella giornata nazionale del "fiocco lilla" la Regione illustra il quadro della situazione: cure richieste in aumento del 40 per cento rispetto al 2020

Sono circa 1.500 in Liguria i pazienti presi in carico nel 2022 dai servizi sanitari e sociosanitari degli Enti del servizio sanitario regionale per disturbi della Nutrizione e dell'Alimentazione, con un aumento del 40% di richiesta di cure, e di oltre il 50% rispetto al 2020 delle prime visite che sono state 340, di cui 306 femmine e 34 maschi. A queste si aggiungono 2.832 visite psicologiche, 1.008 visite internistiche, 431 visite nutrizionali e 3.211 visite di educazione alimentare con 934 pasti assistiti somministrati. Disturbi che si manifestano per la gran parte dei casi nell'adolescenza, ma l'età di esordio si è abbassata, e che è maggiormente diffuso nella popolazione femminile anche se la popolazione maschile ne è sempre più interessata è gli ultimi dati disponibili ci dicono che, tra i 12 e i 17 anni, negli esordi, un caso su dieci riguarda un maschio.

Sono i dati resi noti in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, per la lotta e la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione che ha visto un momento di riflessione nella sala della trasparenza di Regione Liguria. "Quella dei disturbi alimentari è una patologia che non viene più sottovalutata e questo è un primo importante risultato per affrontare un tema con elevati contorni sociali e psicologici - spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - parlare di questa malattia, in una giornata così sentita e partecipata, è il primo modo per affrontarla".

Regione Liguria, con Alisa, sta lavorando alla definizione di un percorso regionale uniforme di presa in carico delle persone con disturbi dell'alimentazione e nutrizione per garantire la continuità delle cure nelle diverse fasi del percorso assistenziale. "I bisogni del paziente con disturbi della nutrizione e dell'alimentazione sono complessi - spiega Angelo Gratarola, assessore alla Sanità di Regione Liguria - e richiedono risposte nell'ambito di un sistema coordinato e fortemente individualizzato di cura, a elevata flessibilità e integrazione tra i diversi servizi e professionisti coinvolti".

Un percorso che vedrà un coinvolgimento sempre più forte dell'istituto Gaslini, nel suo ruolo di ospedale diffuso. "Rientro che il Gaslini possa avere le caratteristiche ideali per curare il giovane - continua - anche se ha superato i 14 anni che sono il limite amministrativo per la fascia pediatrica piuttosto che ospedali dove sono presenti anziani. Pensiamo di poter estendere le cure anche ai ragazzi della fascia dai i 14 anni fono ai 17 anni per dare continuità alle cure"