Diga e Ansaldo, Toti: "L'opera darà lavoro a 2 mila persone, io sempre al fianco dei lavoratori con risposte concrete"

di Redazione

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La mia definizione “episodi di teppismo”. È forte? Certamente sì. Ma è stata forte anche per quella persona colpita da infarto bloccata in sopraelevata

Diga e Ansaldo, Toti: "L'opera darà lavoro a 2 mila persone, io sempre al fianco dei lavoratori con risposte concrete"

"Nel giorno in cui abbiamo presentato ufficialmente la Diga di Genova, un’opera storica per il nostro porto che darà lavoro a 2 mila persone solo per la sua costruzione e avrà ricadute economiche positive per tutto il Paese, abbiamo dovuto gestire una dura protesta dei lavoratori di Ansaldo Energia. Una protesta che mi ha visto al fianco dei lavoratori nell’unico modo possibile per un’istituzione: trovando delle risposte concrete. Risposte vere, reali", scrive sui proprio profili social il presidente della Liguria Giovanni Toti. 

"In questi due giorni sono stato in costante contatto con CDP e con i sindacati, cercando di trovare una mediazione e facendo personalmente pressing affinché arrivassero ai lavoratori le aperture che finalmente in serata hanno portato alla revoca dello sciopero, evitando un'altra giornata di passione per Genova. Un primo segnale positivo di una vertenza tutt’altro che semplice, soprattutto senza un Governo in carica, ma che vede Regione Liguria e Comune di Genova compatti nel chiedere che vengano tutelati i lavoratori di Ansaldo Energia e dell’indotto, investendo sull’azienda stessa. Non smetteremo mai di fare pressioni affinché questo accada - prosegue il governatore. 

Con la stessa forza però voglio chiarire la mia posizione su alcune dichiarazioni fatte in questa giornata, in cui è stata sottolineata solo la parola “teppisti” riferita ai lavoratori. Chiarisco il concetto anche per evitare le solite strumentalizzazioni politiche o le lezioncine (che poi arrivano anche da chi aveva un ministro al Lavoro che non si è mai occupato del tema). Bloccare un aeroporto, aggredire i poliziotti, bruciare le gomme, negare a centinaia di migliaia di cittadini il diritto al lavoro è un reato. Come uomo delle istituzioni ho il dovere sacrosanto di condannarlo con la stessa forza con cui difendo il diritto allo sciopero. La sintesi di questi reati rientra perfettamente nella mia definizione “episodi di teppismo”. È forte? Certamente sì. Ma è stata forte anche per quella persona colpita da infarto per la paura di non poter avere le cure perché la sopraelevata era bloccata.

Sono stati forti il panico del pilota dell’elicottero di soccorso che non poteva fare benzina, la delusione di chi non è arrivato a un appuntamento di lavoro perché l’aereo non è mai partito, la preoccupazione dei familiari delle persone rimaste contuse negli scontri con i manifestanti. Esasperare così la situazione, quando personalmente avevamo comunicato questa mattina in Regione i chiarimenti di CDP ai sindacati, non era necessario e ha danneggiato solo Genova e i genovesi. I diritti non si difendono calpestando quelli degli altri, perché farlo indebolisce ogni giusta rivendicazione. Speriamo che nel futuro della trattativa prevalga il senso di responsabilità. Le istituzioni sono compatte nel difendere Ansaldo Energia, i suoi lavoratori. Siamo in prima linea per salvare il lavoro a Genova e crearne altro. In questa giornata lo abbiamo dimostrato, con i fatti".