Diga di Genova, Toti: "Il bando non andrà deserto"
di Edoardo Cozza
Il presidente della Regione commenta l'asta che finora non ha visto offerte: "L'aumento dei prezzi sta complicando la situazione, ma non durerà in eterno"
"L'aumento dei prezzi delle materie prime sta rallentando e rendendo più complicata l'apertura di centinaia di cantieri nel nostro Paese, ma credo che sulla nuova diga del porto di Genova vi sia molto interesse. Mi aspetto che ci siano manifestazioni di interesse e non penso che il bando andrà deserto". Lo ha detto il governatore ligure Giovanni Toti parlando del bando di gara per realizzare la nuova diga del porto di Genova in scadenza il 30 giugno per il quale finora nessuna impresa ha presentato alcuna offerta.
"L'aumento dei prezzi delle materie prime non durerà in eterno - ha detto -, il governo è già intervenuto ed è chiaro che occorre fare un sacrificio da ogni lato, sia da parte della stazione appaltante ma anche dell'appaltatore. Mi auguro che da parte delle imprese ci sia serietà assoluta e senso di responsabilità, le imprese hanno una responsabilità sociale per la nostra Costituzione".
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