Diga di Genova, il 7 aprile l'udienza al Tar: il presidente del porto dovrà presentare il progetto in versione integrale
di Redazione
I giudici amministrativi chiedono a Signorini, che è anche commissario straordinario dell'opera, di mostrare la proposta dei vincitori nella sua interezza
Fissata al prossimo 7 aprile l'udienza al Tar della Liguria nel merito sul progetto della nuova diga foranea di Genova che vede contrapposti chi si è aggiudicato i lavori e gli esclusi. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha ordinato al Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Commissario Straordinario per la Realizzazione della Nuova Diga Foranea di Genova, l'esibizione della versione integrale e non oscurata della Relazione B di illustrazione della "Proposta progettuale" del Consorzio tra Webuild s.p.a., Fincantieri Infrastructure Opere Marittime s.p.a., Fincosit s.r.l. e Società Italiana Dragaggi s.p.a., con le successive integrazioni, entro 15 giorni dalla pubblicazione della presente ordinanza. Questo consorzio si è aggiudicato il bando.
"Non vi è prova che la stazione appaltante abbia messo a disposizione delle ricorrenti la documentazione sulla versione integrale e non oscurata della Relazione B di illustrazione della "Proposta progettuale" del Consorzio tra Webuild s.p.a., Fincantieri Infrastructure Opere Marittime s.p.a., Fincosit s.r.l. e Società Italiana Dragaggi s.p.a., con le successive integrazioni, mentre parte ricorrente insiste per l'emanazione dell'ordine di esibizione. Va considerato che l'accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce "principio generale dell'attività amministrativa" al fine di assicurarne l'imparzialità e la trasparenza". Sono le motivazioni con cui il Tar della Liguria con un provvedimento ha fissato al prossimo 7 aprile l'udienza nel merito sul ricorso relativo alla nuova diga foranea di Genova presentato dal Consorzio Stabile Eteria S.C. a r.l., Acciona Construcción s.a. e R.C.M. Costruzioni s.r.l, che hanno chiesto l'ordine di esibizione di tutti gli atti e i documenti relativi alla procedura di gara controversa.
Il 21 novembre scorso i giudici avevano negato la sospensiva dell'iter chiesta dal consorzio Eteria, nei confronti di Webuild-Fincantieri che, qualsiasi sarà poi la sentenza, proseguiranno con la progettazione e costruzione di un'opera da 1 miliardo di euro. Tuttavia il giudizio di merito non è solo un pro-forma. In caso il Tar desse ragione a Eteria sulla gara di aggiudicazione, il committente, ovvero l'Autorità portuale di Genova, sarebbe tenuta a versare un indennizzo risarcitorio il cui ammontare è ancora da stabilire ma comunque elevato. Webuild e Fincantieri si sono aggiudicate l'appalto con un ribasso del 9,4% sulla base d'asta di 928 milioni (finanziati dal Pnrr) dopo non poche difficoltà. La prima gara dell'Autorità portuale a giugno era andata deserta perché entrambi i gruppi avevano giudicato insufficiente la base d'asta. A sbloccare l'impasse il fondo per le opere indifferibili del Pnrr attingendo al quale i costruttori dovrebbero essere in grado di coprire gli extracosti dovuti ai rincari delle materie prime.
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