Diga di Genova, a settembre la scelta e Toti annuncia: "Agli extra-costi ci pensa la Regione"
di Edoardo Cozza
Giovannini ha chiesto tempi rapidi e in poco più di un mese l'AdSP sceglierà tra WeBuild-Fincantieri ed Eteria. Intanto la Regione pronta a garantire 200 milioni
Le offerte sul tavolo sono due: la nuova diga foranea di Genova sarà costruita o da WeBuild-Fincantieri (col supporto di Fincosit e Sidra) o dal consorzio Eteria, di cui fanno parte Gavio, Caltagirone, Rcm Costruzione e gli spagnoli di Acciona. Sono le stesse due realtà che si erano ritirate dalla gara a giugno opponendo problemi legati al lievitare dei costi (l'aumento delle materie prime non è certo uno scoglio da superare solo per questa opera) e dubbi di tipo geologico sui fondali sui quali insisterà la nuova diga.
Dubbi risolti, in tutto o in parte, nel corso di questo mese di trattative private: tra il progetto leggermente rivisto e rassicurazioni sulle coperture degli extra-costi, ecco che evidentemente ci sono state le carte per convincere le aziende nel costruire la nuova diga. Ora servirà decidere chi ha presentato la proposta più allettante e conveniente: la scelta avverrà entro settembre, nel rispetto dei tempi rapidi chiesti dal ministro Giovannini.
A proposito di extra-costi, l'annuncio su chi potrebbe coprire gli aumenti arriva direttamente dal presidente della Regione Toti, che sul Secolo XIX ha spiegato: "Faremo la nostra parte e siamo pronti a finanziare 200 milioni per coprire il gap economico. Le soluzioni si trovano, potremmo anticiparli".
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