Depositi chimici a Ponte Somalia, Liardo a Telenord: "Astensione in attesa di accertamenti tecnici"

di Edoardo Cozza

Il comandante della capitaneria di porto sul voto in AdSP da Multedo: "Iter partito, ora attendiamo i risultati degli approfondimenti. Sicurezza sarà garantita"

È l'argomento più 'caldo' di questi mesi per il porto di Genova: parliamo dello spostamento dei depositi chimici di Superba e Carmagnani dall'area di Multedo a quella di Ponte Somalia, ormai individuata come soluzione ad hoc per risistemarli in porto. Il voto del comitato di gestione dell'autorità portuale ha dato via all'iter definitivo per consentire questo discusso trasloco. Il comandante della capitaneria di porto di Genova, il contrammiraglio Sergio Liardo, si è astenuto in sede di voto. Una decisione non pilatesca - spiega a Telenord - ma frutto della volontà di attendere tutti i risultati degli accertamenti tecnici previsti: "Esatto, è una decisione legata alla volontà di attendere tutte le esaminazioni che faremo con il team della capitaneria di porto sulle tematiche e le problematiche. È un'esigenza da quasi 20 anni spostare questi depositi da Multedo e con AdSP, Comune e altri organi tecnici troveremo una soluzione". 

"L'iter partirà, la pratica è stata avviata chiaramente da tempo - continua Liardo - e c'è uno studio che ha indicato Ponte somalia come luogo dove poter installare i depositi, ma mancano ancora gli approfondimenti tecnici e tecnico-nautici per capire se è effettivamente la soluzione migliore. L'autorità portuale ha dato avvio a questo iter, abbiamo scelto la strada dell'adeguamento tecnico-funzionale con la modifica al piano regolatore"

La sicurezza, questo è un punto sul quale Liardo è molto netto, sarà garantita: "Il tema della sicurezza è centrale per tutti gli interlocutori e gli enti che sono parte in causa: servono massima trasparenza e dialogo con la collettività, noi agiremo anche con i meccanismi tecnici che possono dare più garanzie in caso di criticità. Per quel che ci riguarda un argomento fondamentale sono le possibili interferenze con i depositi per gli altri traffici". 

A un certo punto era spuntata un'ipotesi creativa, quella di portare i depositi in diga: "Fu valutata, ma porterebbe a rivedere completamente la diga, con il progetto che resterebbe fermo: servirebbero numerosi anni per approfondire. La soluzione ideale è il porto, obiettivo perseguibile e conseguibile".