Oltre la pillola: scelte e decisioni da fare con il ginecologo
di Anna Li Vigni
Esistono donne per le quali può non essere indicata la pillola contraccettiva: tra le alternative la spirale
Oggi la pillola è adatta a tutte le donne e per tutte le età, ma ci sono altri metodi. "Esistono delle donne per le quali può non essere indicata la pillola contraccettiva o per la quale le varie pillole contraccettive esistono, anche provate più volte, non sono in grado di rispondere alle sue esigenze e possono portare a effetti indesiderati. In questi casi, se la donna vuole un metodo contraccettivo sicuro, per poter scegliere quando avere una gravidanza o non averla perchè in quel momento non è nelle sue corde, esistono due tipi di spirale.
La vecchia spirale di una volta, che esisteva in rame o in argento, adesso è stata affiancata da una versione moderna: la spirale medicata, anche in miniatura, che va bene sia per le donne che abbiano già partorito che per quelle ragazze giovanissime, o non più giovanissime, che non abbiano mai avuto gravidanze, quindi con un utero più piccolino. Agiscono in due modi completamente diversi", spiega Ilaria Dellacasa, ginecologa.
Perchè si chiama la spirale medicata?
"A differenza della spirale al rame, che ha al suo interno una spiralina di rame o argento, quella medicata ha al suo interno un bastoncino che rilascia un ormone che normalmente è contenuto nelle pillole ed è il progesterone. Esso agisce solo sul rivestimento interno dell'utero: in questo modo la spirale medicata lascia alla donna tutte le fluttuazioni ormonali che ogni donna sperimenta nelle varie fasi del ciclo, perchè lascia che le sue ovaie lavorino normalmente. La donna quindi sperimenterà comunque quella fase super up, seguita dall’ovulazione e poi la solita fase più down, con la voglia di dolci e gonfia, ma in assenza di mestruazioni o con flusso estremamente ridotto.
La spirale medicata fa sì che il rivestimento interno dell'utero resti molto sottile, riduce drasticamente la mestruazione in donne che abbiano mestruazioni super abbondanti o le rende addirittura assenti o scarsissime, in donne che abbiano un flusso normale.
"La spirale medicata viene concepita come un modo per controllare la gravidanza, ma anche con un importante valore terapeutico. Poi abbiamo la spirale al rame, che si è modernizzata. La spirale a rame agisce in due modalità che si uniscono fra di loro: una è occupando lo spazio all'interno dell'utero, quindi standoci lei non si può instaurare e iniziare una gravidanza, l'altra è rilasciando gli ioni di rame. In quest’ultimo modo si rende il codino degli spermatozoi meno efficace, quindi gli spermatozoi non riescono a salire e l'ovulo non trova il compagno", sottolinea Ilaria Dellacasa, ginecologa.
Il problema della spirale al rame è che potrebbe spostarsi, perché aumenta un po’ il flusso durante la mestruazione. E' uscita in Italia, ma nel resto del mondo era già presente, una spirale più moderna con 17 palline di rame. Essendo fatta a molla, si schiaccia insieme alle contrazioni dell'utero così il suo spostamento è molto più difficile.
Capiamo perché è importante che la spirale al rame non si sposti, mentre con quella medicata siamo più tranquille. Ebbene, con la spirale medicata, nel momento in cui dovesse spostarsi di un poco, è come se creasse intorno a sè un alone di progesterone, quindi è ancora efficace; la vecchia spirale a rame "a T", come la conosce la maggior parte delle donne, se si sposta con i suoi braccini alti, allora potrebbe permettere una gravidanza nello spazio lasciato libero.
E' il ginecologo che decide quale tipologia prendere in considerazione? Quali sono i tempi?
"Si aspetta che la donna abbia il flusso mestruale, per due motivi. Il primo motivo è che il collo dell'utero è più aperto, quindi l'inserimento della spirale non è molto piacevole e a seconda della soglia del dolore della donna, può essere un fastidio lieve o un dolore più importante, perchè all'interno dell'utero viene inserito qualcosa che prima non c'era. L'utero è un muscolo e come tale si spreme e questa spremitura può portare al mal di pancia. Mettendo la spirale durante le mestruazioni, io faccio sì che il collo dell'utero sia aperto e così questi sintomi saranno ridotti. Oltre che ad essere certa che la donna non è in gravidanza, per non andare ad interferire con una gravidanza agli albori ", chiarisce Ilaria Dellacasa.
Il momento delle mestruazioni è il momento più adatto, proprio per una questione di forma. Per quanto tempo si può utilizzare questa spirale?
"La spirale al rame ha una durata di 5 anni. La spirale medicata al progesterone esiste di due tipi, per le donne che hanno già partorito è di 5 anni, per le donne che non hanno ancora partorito ne esiste una di 3 anni e una di 5 anni. La valutazione dell'inserimento di quella di 3 o di 5 anni dipende dai desideri imminenti di gravidanza, anche se nessuno vieta di togliere la spirale prima che siano passati i 5 anni, perchè le ovaie intorno stanno già lavorando e togliendo la spirale si è pronti.
"Solitamente quando chiedo alle pazienti se vogliono le mestruazioni o se desiderano un ciclo poco abbondante, le pazienti si trovano a scegliere la spirale medicata, soprattutto nel momento in cui spiego che resterebbero gli stessi sintomi ormonali, lo stesso quadro, ma la possibilità di spendere meno in assorbenti e meno tempo con il flusso mestruale", aggiunge la ginecologa Ilaria Dellacasa.
Gli effetti collaterali sono blandissimi, a parte l'inserimento della spirale, che può provocare una "sindrome vasovagale". La donna può sentirsi come svenire mentre è sul lettino ginecologico. Con la spirale al rame si può perforare l'utero, infatti l'indicazione è anche quella di non inserirla in una donna che abbia appena partorito, perchè l'utero è più morbido ed inserendo il dispositivo si può perforare. In quel caso basta togliere la spirale, e l'utero si rimargina. Grossi effetti collaterali non ne abbiamo mai visti.
Sono scelte e decisioni che si fanno in condivisione con il medico.
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