Crollo Morandi, Egle Possetti: "Dalla famiglia Benetton mai nessun segnale di reale pentimento"
di Redazione
"Ricordiamo sempre con grande tristezza ed amarezza la loro partecipazione come azionisti di maggioranza di ASPI al momento del crollo"
"Alcuni giorni fa dalle notizie in stampa abbiamo con piacere appreso che l’indagine su Autostrade Spa per falso in bilancio al momento ha prodotto sette indagati, fra nuova e vecchia struttura della società
Alcuni anni fa il nostro comitato si è unito ad un esposto promosso da altre associazioni genovesi in cui in modo articolato ed approfondito venivano sottoposte all’attenzione dell’autorità giudiziaria valutazioni tecnico contabili proprio su queste tematiche.
Auspichiamo che l’indagine possa procedere con grande attenzione e cura e speriamo possa emergere la verità, anche in questo campo." - lo scrive Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi
Continua Possetti: "Giovedì 10, per caso, leggiamo su un organo di stampa nazionale un lungo articolo sulla nuova vita di Edizione la cassaforte della famiglia Benetton in cui il presidente Alessandro Benetton con grande enfasi parla del suo ruolo di “sarto” che ha dovuto ricucire lo strappo per la tragedia del Ponte Morandi.
Nulla contro il pentimento, l’innovazione, il cambiamento ma non abbiamo mai riscontrato in questa famiglia nessun segnale di pentimento reale, nessuna azione concreta con fondi donati alla città ed alla regione che hanno patito quella tragedia.
Ricordiamo che il pentimento e la consapevolezza per avere commesso degli errori in passato, se reali, dovrebbero produrre sempre una “riparazione” e vorremmo che le parti deboli della città potessero beneficiare di questo, magari aiutando la sanità, magari cercando di ricucire la grave ferita inferta alla città, che sta ancora soffrendo.
Ricordiamo che noi parenti non ci facciamo certo incantare da tanta millantata magnificenza e ricordiamo sempre con grande tristezza ed amarezza la loro partecipazione, come azionisti di maggioranza di ASPI al momento del crollo del Ponte Morandi, premiati con il rimborso miliardario della concessione, che non abbiamo mai accettato e non potremo mai accettare.
Sentiamo parlare di cassaforti, di azioni, di acquisizioni, alleanze, di schemi Alfa, di fondi, di partecipazione, di strategie, ma tutto questo suona nella nostra testa solo come un sibilo che riporta sempre il nostro cuore alle sirene delle ambulanze e dei soccorsi che il 14 agosto 2018 hanno viaggiato per tutta la città.
In questi giorni è in approvazione il Disegno di Legge da noi ideato che istituisce una figura di VITTIME nelle INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO STRADALE, derivanti da grave incuria.
Questa legge è stata pensata per il futuro perché un domani chi si trovasse immerso in una tragedia come la nostra possa sentire lo Stato un pò vicino, auspicando che questa norma non debba mai essere usata e che lo Stato sappia passare “dall’incuria alla cura”.
Qualcuno sta raccontando che i parenti riceveranno molti fondi da questa norma in approvazione, è opportuno fare chiarezza, la norma prevede per chiunque si trovasse nella nostra situazione agevolazioni per gli orfani ed i parenti prossimi e borse di studio, alcuni benefici da valutare di volta in volta, oltre che un importo una tantum per le spese immediate e sostegno economico per consentire anche di poter valutare con maggiore attenzione la strada legale da intraprendere, l’importo ovviamente sarà variabile in base ai fondi disponibili ed al numero delle persone interessate.
Nel nostro caso le spese sono già state sostenute e continuano ad essere sostenute nelle vicende che ci riguardano e dovrebbe essere quindi elargito un importo a sanatoria, questo mporto sarà deciso anche guardando agli interventi fatti in passato per altre tragedie accadute nel paese.
E’ molto sgradevole sentire circolare voci imprecise quando in questi anni abbiamo visto elargire molti fondi statali agli azionisti in carica al momento del crollo….di quei fondi pubblici buttati dalla finestra con sfregio delle vittime purtroppo non si parla più.
Il nostro impegno è stato grande in questi anni per tentare di far approvare una norma che fungesse da paracadute ad altre persone nella nostra situazione, proprio per la nostra esperienza negativa, nel nostro caso il paracadute purtroppo non era presente.
Siamo molto contenti che il voto nelle Commissioni del Senato sia stato unanime fra maggioranza ed opposizione e ringraziamo tutti per l’impegno congiunto ed auspichiamo che l’iter prosegua rapidamente.
Condividi:
Altre notizie
Falso trading online, nel 2023 casi in aumento anche a Genova: come difendersi
04/11/2024
di Filippo Serio
Genova, primo caso di influenza da virus H3N2 al Policlinico San Martino
02/11/2024
di Anna Li Vigni
Genova, Erika ricercatrice da 10 anni. Segni particolari: precaria
01/11/2024
di Anna Li Vigni
Genova, al via FAST Heroes la campagna educativa che insegna ai bambini come riconoscere l'ictus
29/10/2024
di Anna Li Vigni
Genova, al Festival della Scienza arrivano 180 innovazioni tecnologiche: dalla salute al settore marittimo
28/10/2024
di Anna Li Vigni