Crollo cimitero Camogli, un anno dopo. Parla il sindaco: "Recuperate 350 salme su 400"

di Edoardo Cozza

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Il primo cittadino ricorda quei tragici momenti: "Poche ore prima avevamo fatto un sopralluogo coi tecnici, furono momenti davvero difficili"

Crollo cimitero Camogli, un anno dopo. Parla il sindaco: "Recuperate 350 salme su 400"

Sono passati 365 giorni dal crollo di un'ala del cimitero di Camogli, con la falesia che scivola in mare trascinando con sé circa 400 salme. Un evento tragico, anche se qualche problema alla stabilità era stato ravvisato, come ci racconta il sindaco Francesco Olivari: "Nella mattinata facemmo un sopralluogo con i tecnici del Comune, perché ci erano state segnalate le lesioni. Transennammo l'area a ora di pranzo, poco dopo fummo avvisati del crollo. Subito ci attivammo con le forze dell'ordine, con i vigili del fuoco, con l'assessore regionale Giampedrone e ricevemmo anche il supporto della protezione civile nazionale"

Il riconoscimento delle salme è molto complesso, ma il primo cittadino non si perde ancora d'animo: "Sin da subito avevamo promesso che avremmo fatto tutto il possibile per riconoscere i corpi: l'università di Genova ha l'incarico di effettuare l'esame del dna, almeno per chi ha dato disponibilità. Abbiamo recuperato circa 350 salme o ossari, ne mancano una cinquantina all'appello"

Com'è il rapporto con coloro che hanno perso le salme dei propri cari? "In questo anno abbiamo incontrato molte persone che sono rimaste coinvolte, anche se non con tutti riusciamo ad avere un confronto facile. La situazione ci era stata segnalata, ma comunque negli ultimi anni avevamo attivato già una serie di interventi in quella parte del cimitero".